(Il Tempo - A.Austini) Due spiragli. Piccoli piccoli. Ma ancora aperti. In tre partite, che nel migliore dei casi diventeranno quattro, la Roma può salvare una stagione che al momento ha le sembianze di un fallimento.
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La Roma si sdoppia
(Il Tempo – A.Austini) Due spiragli. Piccoli piccoli. Ma ancora aperti. In tre partite, che nel migliore dei casi diventeranno quattro, la Roma può salvare una stagione che al momento ha le sembianze di un fallimento.
Inter, Catania e Sampdoria sono gli ostacoli che separano i giallorossi dalla finale di coppa Italia e dal ben più importante quarto posto. Si parte domani con la trasferta di coppa a San Siro (20.45, Rai1, arbitro Orsato) dove la Roma dovrà provare a ribaltare lo 0-1 della semifinale di andata griffato Stankovic.
Con due uomini in più e tre in meno: tornano De Rossi e Perrotta squalificati in campionato (venerdì alle 14 si discuterà il ricorso alla presenza dei giocatori e di Montali), mentre, oltre all’infortunato Brighi, saranno appiedati dal Giudice Sportivo Totti (ultimo turno di stop in coppa) e Taddei. Per «Capitan Futuro» si annuncia una serata molto particolare. Quasi nulle le chance di rivederlo in campo nelle ultime due di campionato, così quella di domani potrebbe essere la sua ultima gara stagionale. Se non addirittura l’ultima in giallorosso: il suo rinnovo di contratto è un tema ancora apertissimo. Almeno quanto l’interesse del Real Madrid. Aspettando le mosse della società americana, Montella pensa solo al presente e domani lo manderà in campo al fianco di Pizarro. Sulla linea dei trequartisti sono sicuri di un posto Perrotta e Vucinic, con il primo che potrebbe spostarsi a destra: il «discolo» Menez rischia di scontare un’altra punizione in panchina, mentre Rosi servirà in difesa visto che Cassetti è praticamente out per un colpo alla caviglia destra subìto con il Milan. Anche Rosi non sta benissimo ma il problema all’inguine è quasi superato.
In attacco sarà staffetta: Borriello con l’Inter e Totti nelle ultime due gare di campionato che la Roma deve vincere a tutti i costi. Solo con 6 punti si può sperare nell’aggancio all’Udinese che equivarrebbe a un sorpasso al quarto posto grazie agli scontri diretti. Ma almeno l’Europa League è quasi al sicuro: dopo il pareggio di ieri sera bastano 4 punti per arrivare davanti alla Juve. Ieri mattina visita speciale a Trigoria del nuovo presidente della Federcalcio russa Sergej Fursenko, impegnato nell’organizzazione dei Mondiali 2018 e in stretto legame con la federazione italiana.
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