(Il Messaggero - U.Trani) La Roma riemerge a Novara, sotto la pioggia: 2 a 0 e prova convincente per l’atteggiamento mostrato nella seconda parte di una gara delicata, più per il momento no dei giallorossi che per la statura degli avversari.
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La Roma si fa bella
(Il Messaggero – U.Trani) La Roma riemerge a Novara, sotto la pioggia: 2 a 0 e prova convincente per l’atteggiamento mostrato nella seconda parte di una gara delicata, più per il momento no dei giallorossi che per la statura degli avversari.
Il successo, dopo due sconfitte di fila, dà forza a Luis Enrique che, inserendo Bojan nella ripresa, vara una formula estremamente offensiva con la quale riesce ad aggiudicarsi il match.
La mossa è giusta e cambia la sfida: a firmare il vantaggio è proprio il centravanti spagnolo, primo gol per lui in trasferta. A mettere al sicuro il risultato ci pensa il solito Osvaldo, al quinto centro stagionale.
La dodicesima formazione in dodici gare di Luis Enrique è tra le più sorprendenti della lunga serie: quattro facce nuove in partenza, rispetto alla gara contro il Milan, Rosi e Taddei terzini, Greco che per la prima volta è titolare e Lamela. Guardando i singoli, l’ingresso più bizzarro è quello di Taddei che per l’ultima gara non era stato nemmeno convocato, con Josè Angel escluso, cosa inedita, per scelta tecnica. Ma colpiscono di più le modifiche nelle posizioni in campo di diversi calciatori, anche perché non tutte producono subito l’effetto desiderato: Cassetti viene confermato, ma da centrale al posto di Heinze, De Rossi si sposta a destra e lascia il posto da mediano centrale a Gago e Lamela sale in attacco accanto a Osvaldo, lasciando il ruolo di trequartista a Pjanic. L’impostazione è tanto offensiva, l’unico difensore di ruolo è Burdisso, ma qualche interprete risulta presto in difficoltà, come Cassetti che rischia l’espulsione, il secondo giallo, sempre per un’entrata su Morimoto, pronto a scappare in contropiede.
Il terreno sintetico del Silvio Piola, nonostante la pioggia che insistentemente (e almeno per sei ore) prima del fischio di inizio si abbatte su Novara, è perfetto e nessuno in campo si può certo lamentare: il test diventa lo spot giusto per questa soluzione che, utilissima per evitare i possibili rinvii durante l’inverno, dovrebbe essere scelta da tutte le società professionistiche.
Il Novara sa che cosa deve fare contro la Roma che, giocando palla a terra sul fondo bagnato, cerca il fraseggio in velocità: Tesser, con il suo 4-3-1-2, aspetta i giallorossi e i loro inevitabili errori per affidarsi alle ripartenze di Morimoto e Mazzarani o alla fisicità della prima punta Meggiorini. A metà del primo tempo riprende a piovere e c’è chi lascia lo stadio. Del resto la partita offre poco. Lamela al sesto va al tiro da fuori di sinistro, bloccato da Fontana: la Roma non inquadrerà più lo specchio della porta sino all’intervallo. Sulla fascia destra fa le cose migliori grazie a Rosi, spigliato e rapido, e a De Rossi che avendo più libertà di avanzare si presenta spesso vicino all’area avversaria e a volte anche dentro.
Anche Gago è lucido, davanti alla difesa. Pjanic non è continuo e si rifarà nella ripresa, Lamela tocca pochi palloni e Osvaldo non ne riceve, anche se combatte. Stekelenburg non fa una parata, ma il Novara su corner crea qualche apprensione ai giallorossi, scottati dai tre gol di testa presi dal Milan. Al quarantunesimo Paci stacca bene, indirizzando però sul fondo, pure se vicino al palo alla sinistra dell’olandese. Nel recupero Taddei, con un destro a giro da fuori e sul palo lontano, sta quasi per esultare: la palla finisce alta. Meglio la Roma della ripresa, alzando il ritmo e trovando la maggiore partecipazione di Osvaldo, in alcuni casi anche troppo generoso in area avversaria. Aumentano le chanche. Greco conclude da fuori, Burdisso di testa, con Fontana che blocca in entrambi casi. Ma decisivo, dopo un quarto d’ora, è l’ingresso di Bojan. Cambio spregiudicato, ma vincente: fuori Greco con Pjanic centrocampista. Il trottolino spagnolo prova per due volte il tiro da fuori, il secondo è il più pericoloso con grande intervento di Fontana che devia in angolo. In mezzo anche una punizione di Pjanic. Prima del lieto fine, brividi per un contropiede di Meggiorini. Cassetti scivola, l’attaccante è solo davanti a Stekelenburg che si allunga sul diagonale e mette in angolo. E’ la svolta.
Gago ruba palla al limite dell’area e scarica su Pjanic che inventa la palombella d’oro per Bojan che al volo, al ventottesimo, firma di destro il vantaggio. Passa un minuto e il Novara spaventa Stekelenburg: destro di Porcari che colpisce il palo. De Rossi torna davanti alla difesa, a proteggere il successo. Pinardi, Giorgi e Jeda: i cambi, in sequenza, di Tesser non incidono.
Al trentunesimo il raddoppio giallorosso: corner di Pjanic e colpo di testa di Osvaldo, con Paci che si addormenta e Fontana incerto. Josè Angel per Rosi che non sta bene: Taddei, cresciuto nella ripresa, va a destra e meriterebbe il gol. Destro perfetto, Fontana in angolo. Perrotta in campo per Pjanic, giusto in tempo per festeggiare anche lui il successo che rilancia la Roma e tranquillizza Luis Enrique.
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