(Corriere dello Sport - R.Maida) - E’ un momento in cui la Roma vorrebbe aggrapparsi alle certezze.
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La Roma si affida alla voglia di Totti
(Corriere dello Sport – R.Maida) – E’ un momento in cui la Roma vorrebbe aggrapparsi alle certezze.
Invece gira tutto. Gira la ruota del pallone, che non ha riguardi per nessuno; girano i ruoli della Roma, nella squadra e nella società; girano pure le scatole di Francesco Totti, costretto dopo 207 gol in serie A a farsi perdonare 210 giorni di digiuno.
DENTRO - Stavolta, per la prima volta, Totti gioca contro molte cose. Non solo il Napoli, a cui ha segnato sette volte in carriera di cui tre al San Paolo, che sarebbe già di suo un avversario scorbutico. C’è la frustrazione di non essere ancora stato determinante in questa stagione (ma l’assist per De Rossi contro la Juve non conta?). E c’è soprattutto il nervosismo di un rigore sbagliato che l’ha portato a minacciare l’addio alla Roma dopo le parole poco gentili ascoltate da qualche tifoso. A scanso di equivoci, Luis Enrique non lo ha degradato: «Per favore... Francesco ha segnato un rigore con un pallonetto in una semifinale europea. Tira rigori da una vita e continuerà a tirarne, se non chiederà di essere sostituito» .
FULCRO - Al di là dei rigori e della scelta del modulo, Totti stasera dovrebbe essere in campo. E’ proprio l’allenatore a caricarlo di responsabilità, con un’investitura molto esplicita. «Ho visto la migliore versione del capitano in questa settimana di allenamenti - spiega Luis Enrique - Forse è più brillante perché ha smaltito l’infortunio. Mi aspetto moltissimo da lui, che ha la possibilità di battere tanti record» . I due hanno scherzato sul palco del museo Maxxi, mercoledì sera durante la festa della Roma. Dopo un inizio difficile e il chiarimento successivo a Roma-Slovan, hanno imparato a conoscersi e a capirsi di più. Si stimano. Luis Enrique ora lo esalta: «Ho un rapporto speciale con lui, che è stato mio avversario da calciatore: sia quando gioca, sia quando non gioca. So cosa pensa un calciatore, essendo stato calciatore anche io. Certo, io non ero bravo come lui...» . [...]
POSIZIONE - Resta da capire se farà il centravanti, come contro la Juve, o se tornerà a muoversi da trequartista, come succedeva all’inizio del campionato. «Se sto vicino alla porta ho più facilità di segnare» ha confessato candidamente Totti, che da anni si sente una prima punta. La sua voglia di gol è insoddisfatta dal 22 maggio, giorno dell’ultima giornata del campionato scorso contro la Sampdoria. Da quel giorno, tanto impegno e tanti buoni propositi. Qualità e quantità. Due pali. Ma niente reti e niente ciucci. Totti è stufo anche perché mai, a eccezione delle prime due stagioni da ragazzino aggregato alla prima squadra, aveva dovuto aspettare fino all’inverno per segnare il primo gol stagionale. E mai era stato così a lungo senza segnare. Gli restano due occasioni, oggi e mercoledì a Bologna, per chiudere bene un 2011 nemico che «vorrei finisse presto» .[...]
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