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La Roma riparte da Totti

(Corriere dello Sport – R.Maida) Cinquanta giorni, cinque partite, sei punti. Un vuoto di classe, esperienza e carisma che la Roma ha pagato caro.

Redazione

(Corriere dello Sport – R.Maida) Cinquanta giorni, cinque partite, sei punti. Un vuoto di classe, esperienza e carisma che la Roma ha pagato caro.

Ma l’attesa è finita, Francesco Totti è tornato in tempo per affrontare il Lecce, a cui ha segnato 10 gol in carriera. «Sono pronto» ha detto a Luis Enrique che non gli ha ancora comunicato se lo farà giocare dal primo minuto.

 

ORIENTAMENTI - Ma la sensazione, ascoltando l’istinto e pure le parole dell’allenatore in conferenza stampa, è che il bisogno di Totti superi ogni calcolo. «Francesco è recuperato - ha confermato Luis Enrique - e per noi è una fortuna poter contare di nuovo su di lui. Se non ci saranno problemi sarà convocato» . E se sarà convocato (quando la Roma gioca in casa, la lista viene pubblicata la domenica mattina) difficilmente andrà in panchina. Prima del complicato infortunio del primo ottobre, Totti aveva giocato tutti i minuti del campionato.

TREQUARTISTA - Stasera dovrebbe dunque essere titolare nel ruolo anti-age che gli ha riconsegnato Luis Enrique. «Vedo meglio Francesco come trequartista - ha spiegato l’allenatore - ma se serve può giocare anche tra i due davanti» . L’importante è che stia bene e che ci sia: «Mi confronto sempre con i calciatori per capire come si sentano. Ma alla fine la formazione la decido io» . Su Totti però ha voluto essere rassicurato dai medici di Trigoria. Perché la Roma entra in un vortice di sei partite importanti in trentuno giorni e non può correre il rischio di perdere ancora una volta il suo capitano. NUMERI - Totti vuole giocare anche per migliorare il suo record di gol in serie A: da sei mesi, per la precisione dal 22 maggio, è fermo a 207. Mai nella vita ha dovuto aspettare così a lungo per cancellare il numero zero in una stagione. Lo scorso anno ha segnato la prima rete (proprio alla dodicesima giornata...) contro la Juventus, il 13 novembre. E anche in passato, dopo i suoi peggiori incidenti (2006/07: 11 novembre in casa del Milan; 2008/09: 8 novembre in casa del Bologna), non è andato oltre... il segno dello Scorpione per esultare con il ciuccio.

LUI ED ERIK - E se Totti conta di giocare, se Osvaldo appare insostituibile nonostante lo sforzo di Italia-Uruguay, la terza maglia in attacco è una questione tra Lamela e Bojan. Proprio Lamela è il favorito, anche se non ha mai duettato con Totti. «Possono giocare insieme» ha garantito Luis Enrique, che ha messo alla prova il giovane campione a Novara schierandolo da attaccante puro, proprio accanto a Osvaldo. Bojan potrebbe entrare nella ripresa e sfidare la sua striscia di due gol consecutivi (Milan e Novara).

IL CONTESTO - A centrocampo il terzetto, inedito come la coppia Totti-Lamela, sembra fatto: De Rossi-Gago-Pjanic. Luis Enrique dovrebbe cominciare la partita come a Novara, con Gago davanti alla difesa e De Rossi intermedio, valutando eventuali correttivi in corso d’opera. E dietro? Heinze, unico centrale sinistro, ha il posto quasi assicurato. Per l’altra maglia, invece, dovrebbe essere scelto Kjaer. Perché Juan, secondo l’allenatore, «non riesce a esprimere il suo enorme valore a causa dei problemi fisici» e perché Cassetti a Novara, nella notte dell’investitura, ha fallito la sua occasione da difensore puro.