(Corriere della sera - L.Valdiserri) La partita di mezzogiorno, dopo due pareggi (Parma e Fiorentina) e una sconfitta (Sampdoria), questa volta non va di traverso alla Roma.
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La Roma prima vince poi «conferma» Montella
(Corriere della sera – L.Valdiserri) La partita di mezzogiorno, dopo due pareggi (Parma e Fiorentina) e una sconfitta (Sampdoria), questa volta non va di traverso alla Roma.
Battuto un Chievo ammorbidito dalla classifica, dopo tre sconfitte casalinghe di fila tra campionato e Coppa Italia, e recuperati tre punti a Lazio e Udinese nella corsa al quarto posto che, anche se difficilissima, adesso non è più impossibile. Servono quattro vittorie nelle ultime quattro giornate (Bari, Milan, Catania e Sampdoria), Finora, in campionato, i giallorossi sono arrivati al massimo a tre successi di fila.
Ci vogliono un’impresa e un’ulteriore frenata delle rivali, ma alla Pasqua non si poteva chiedere di più. Chiamano pazza l’Inter, ma anche la Roma è sulla strada per arrivare alla follia. Ha superato il Chievo con un gol di Perrotta dopo soli 4’, ma poi ha sprecato almeno sette nitide palle gol. Ha visto la curva Sud fare a pezzi il portiere Doni per 90’ e Menez e Vucinic a lungo, tanto da far intervenire De Rossi a fine partita: «Ridicolo colpevolizzare tre giocatori per questa stagione» . Ha certificato con le parole del direttore operativo Gian Paolo Montali che l’arrivo degli americani non sarà indolore e che non è facile gestire il presente di una società spaccata in due: «A parte i tre punti, che sono la cosa più importante, il dato positivo è come la squadra si è espressa, a dimostrazione che il lavoro paga sempre. I giocatori seguono il nostro allenatore e credo che, nell’allestimento della squadra del futuro, sia molto importante il profilo delle persone da scegliere e non solo l’eccellenza e la qualità. Credo che la cosa importante sia dare ordine. Mi sono permesso di dire che non ci sono persone che hanno deleghe per parlare, né a nome di DiBenedetto né a nome della Roma, che non siano persone che lavorano dentro la Roma e nel nostro ufficio stampa» .
Il particolare più importante è la difesa da parte della squadra del lavoro di Vincenzo Montella. De Rossi: «Per me deve restare, anche se leggiamo nomi importanti sui giornali. Loro meriterebbero altrettanto, ma secondo me Montella è partito con il piede giusto e potrebbe continuare ad essere l’allenatore della Roma senza problemi» . Totti: «Ho sempre detto che Vincenzo può diventare un grande allenatore. Quindi, se la nuova proprietà dovesse scegliere lui, saremmo ben contenti» . Burdisso: «Al di là dei risultati stiamo continuando una linea iniziata con Montella. Sappiamo cosa vogliamo, siamo determinati. Poi si può perdere creando tante occasioni da gol, oppure subendo solo un tiro come contro l’Inter. Ma l’importante è che la squadra sappia cosa fare. Montella conosce bene lo spogliatoio» . L’allenatore, con un sorriso, ha commentato così: «Mi fanno piacere queste parole, ma forse bisognerebbe chiedere anche a quelli che non faccio giocare» . Anche ieri, per esempio, Borriello è rimasto in panchina per 90’.
Un po’ a sorpresa, invece, Montella ha tessuto le lodi di Abel Hernandez, l’attaccante del Palermo che sembra davvero un bersaglio di mercato per la Roma che verrà. In settimana dovrebbe sbarcare a Trigoria il nuovo d. s., Walter Sabatini, con un contratto di consulenza in attesa dell’investitura definitiva di Thomas R. DiBenedetto, che avverrà a giugno. È stato proprio Sabatini a portare in Italia il ventunenne uruguaiano.
Tante strade per il futuro, ma il presente è sempre Francesco Totti. Ieri ha giocato una grande partita, nella quale non ha cercato mai il gol 205 per raggiungere Roby Baggio nella classifica marcatori di tutti i tempi, ma sempre la giocata migliore per la squadra. Sapeva che Vucinic aveva più bisogno del gol di lui e gli ha servito almeno tre assist che il montenegrino ha sprecato. Vucinic, però, ha dato segni di risveglio. La Roma ha bisogno dei suoi gol per l’ultimo inseguimento e poi sarà quel che sarà
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