rassegna stampa roma

La Roma non c’è, Stekelenburg sì

(Corriere dello Sport – A.Fani) – A Bratislava servirà un’altra Roma. Ieri mancavano due giocatori come De Rossi e Stekelenburg (entrato dopo l’in­tervallo quando il punteggio era già 2-0 e co­munque autore di un...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Fani) - A Bratislava servirà un'altra Roma. Ieri mancavano due giocatori come De Rossi e Stekelenburg (entrato dopo l'in­tervallo quando il punteggio era già 2-0 e co­munque autore di un salvataggio prodigioso su Parejo), però la Roma vista perdere al Me­stalla è davvero un progetto ancora sulla car­ta.

Va bene, c'erano diversi ragazzi in campo - Viviani regista, frastornato, Verre entrato subito al posto di Perrotta che ha accusato un problema fisico da valutare nelle prossi­me ore - però soprattutto in fase difensiva la Roma ha parecchio da lavorare. I due gol del primo tempo sono nati allo stesso modo; per­sa palla in mezzo al campo, difesa fuori posi­zione, e giocatori spagnoli sempre in supe­riorità. Sul primo gol - autorete di Viviani per salvare su Piatti - la frittata l'ha combinata Josè Angel, facendosi soffiare il pallone da Soldado che poi ha aperto per Pablo Hernan­dez, tiro malcontrollato da Lobont e interven­to nefasto di Viviani. Il due a zero l'ha segna­to Soldado liberissimo, sul centrodestra, di battere Lobont dopo una palla regalata da Vi­viani. Nel finale di gara, poi, è arrivato il 3-0 di Alcacer: altra incursione spagnola senza trovare ostacoli. E i gol potevano essere quat­tro se Piatti non avesse tirato addosso al por­tiere una palla comoda che Soldado aveva sradicato ancora a Viviani. Il problema è sempre lo stesso: palla al centro per «pensa­re » l'azione ma se la circolazione rallenta - e rallenta anche per il poco movimento collet­tivo, oltre che per la differenza tra un Vivia­ni e un De Rossi o Pizarro - la squadra avver­saria ti azzanna comodamente e riparte.

CORSA SBAGLIATA -E lì nasce il secondo grave problema della Roma. Perché chiedendo ai laterali di spingere molto in fase di possesso, se la palla viene perduta la retroguardia è scoperta, i difensori corrono 'all'indietro'. Ma, come dicono i grandi allenatori, non si corre mai all'indietro nel calcio, altrimenti vuol dire che hai commesso errori e devi pro­vare a recuperare come puoi. Alla Roma ie­ri sera è successo troppo spesso, è continua­to a capitare anche nel secondo tempo. Ve­dremo se le cose cambieranno con il rientro di De Rossi.

IL TRIANGOLO -Intendiamoci, non tutto è nega­tivo nel gioco della Roma. Josè Angel in faseoffensiva è notevole, come è rapido a salire sul pressing. Le cose migliori sono arrivate dal «triangolo» Totti-Bojan-Josè Angel, con il terzino che si inseriva, Bojan che dava pro­fondità sul centrosinistra e Totti che si ac­centrava per innescare il giovane spagnolo (che deve controllarsi, Bruno l'ha ingabbiato anche con le provocazioni) o pensare qualco­sa per Borriello in mezzo all'area. Dopo dieci minuti un triangolo rapido Jo­sè Angel-Totti-Bojan ha permesso a Borriel­lo di ricevere un assist che solo per poco non è stato trasformato in gol. All'8' st la traversa di Bojan è arrivata su assist di Josè Angel do­po un'apertura di prima, splendida, di Totti. Il capitano ha fatto vedere qualche giocata ma la sua partita poteva finire dopo 10 minu­ti del secondo tempo: beccandosi con Jordi Alba, prima l'ha sfiorato con una gomitata, poi ha provato a colpirlo con una testata. L'ar­bitro gli ha risparmiato il rosso. Nel finale problemi anche per Pizarro, uscito al 35' st.