(Il Corriere dello Sport - P.Torri) Un allenatore. Il prima possibile. Perché la Roma non può più attendere. Sarebbero il caso che tutti, dal primo all’ultimo, metabolizzassero questa priorità delle priorità per la costruzione della nuova Roma.
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La Roma guarda all'estero
(Il Corriere dello Sport – P.Torri) Un allenatore. Il prima possibile. Perché la Roma non può più attendere. Sarebbero il caso che tutti, dal primo all’ultimo, metabolizzassero questa priorità delle priorità per la costruzione...
E invece, da quello che riusciamo a sapere da dirigenti, amici, amici degli amici, è che la scelta per il futuro tecnico della rifondazione non è stata ancora fatta. Si naviga ancora a vista. Eppure, dopo gli inguardabili novanta minuti di Catania, non è che questa Roma debba essere ancora salvaguardata e coccolata, i buoi sono scappati da un pezzo, qui c’è da rifondare e non c’è più tempo da perdere.
MONTELLA - Chi, allora? Partiamo da chi c’è, Vincenzo Montella. Alla luce degli ultimi avvenimenti, possiamo dire che le sue quotazioni vengono definite in calo. C’entra poco la sconfitta di Catania. Semmai ci possono entrare le dichiarazioni del post partita. Quelle in cui l’ex aeroplanino ha ribadito, e lo diciamo come un sincero complimento, il suo carattere da uomo vero. Quando, cioè, nel corso della conferenza stampa ha detto chiaro e tondo che se la scelta per il prossimo allenatore giallorosso dovesse ricadere su di lui, allora sarebbe lo stesso Montella a voler dire qualche cosa alla controparte. Come dire: non rimango a Roma perché non ci sono alternative, o volete Montella oppure tanti saluti e arrivederci. C’entra poco, in questo senso, la voce che la Sampdoria, che da ieri è in serie B, gli vorrebbe affidare la panchina del rilancio doriano. C’entra invece il carattere di Montella di fronte al quale possiamo soltanto toglierci il cappello.
PISTA ESTERA - Però, se non sarà Montella, chi? I prossimi dirigenti giallorossi ci hanno fatto capire in maniera piuttosto chiara come difficilmente sarà fatta una scelta italiana. Cioè Mazzarri e Gasperini sono out. Così come Delio Rossi, con l’unica variante, in questo caso, che se non ci fossero problemi di piazza, il nome dell’attuale tecnico del Palermo potrebbe essere preso in considerazione. Cancellati gli italiani, rimangono gli stranieri. E pure qui, negli ultimi giorni, ce ne hanno smentiti un numero notevole, spiegando anche come la scelta sarà fatta per un allenatore di campo, non un gestore. Concetto, quest’ultimo, per esempio, che riduce al lumicino pure l’ipotesi Wenger uno oltretutto all’Arsenal abituato a scegliere anche i mobili della club house del centro tecnico del club inglese.
OUTSIDER - E allora? Allora o i nuovi dirigenti hanno una carta a sorpresa, magari un sì di un nome che ancora non si può fare (azzardiamo: Guardiola? Villas Boas?), oppure, sempre a sorpresa, c’è un nome che finora non si è riusciti a scoprire. Sfogliando la margherita, l’identikit del tecnico misterioso potrebbe essere quello di Rafa Benitez, allenatore di campo, un certo curriculum alle spalle, imbastardito solo in parte dai mesi infernali passati ad Appiano Gentile con un’Inter che lo ha rifiutato sin dal primo giorno. E se fosse lui la carta a sorpresa?
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