rassegna stampa roma

La Roma è Sabatini

(TuttoSport – S. Carina) – Anche per i diretti interessati, è stato difficile dissimulare l’atmosfera da «notte dei lunghi coltelli» aleggiata ieri nell’incontro fra Walter Sabatini, l’avvocato Baldissoni (dello...

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(TuttoSport - S. Carina) - Anche per i diretti interessati, è stato difficile dissimulare l'atmosfera da «notte dei lunghi coltelli» aleggiata ieri nell'incontro fra Walter Sabatini, l'avvocato Baldissoni (dello studio Tonucci, in rappresentanza di DiBenedetto) e l'avvocato Cappelli (UniCredit).

Una resa dei conti a tutti gli effetti, quella andata in scena ieri mattina negli uffici di via Pinciana, che ha avuto come risultato quello di dare il via libera effettivo al direttore sportivo (che a breve farà il suo ingresso a Trigoria), individuare chi nella Roma avrà il potere di firma (probabile che alla fine sia un componente della banca, Venturini) e esautorare la figura di Montali.

 

CHI PAGA - A pagare, quindi, è il direttore operativo che da giorni aveva già fatto trapelare come fosse disposto a farsi da parte se la sua presenza non fosse stata considerata compatibile con il nuovo progetto. Eccezion fatta per il veto di Sabatini - del quale era a conoscenza da tempo e con il quale, invano, aveva cercato, attraverso mediatori, un colloquio chiarificatore - Montali si è visto spiazzato dal voltafaccia di Baldini. I due avevano avuto modo di apprezzarsi ai tempi del Parma post-calciopoli quando l'attuale manager dell'Inghiltera aveva proposto Montali per la presidenza del club. Stima contraccambiata qualche tempo dopo, quando era toccato a Montali proporre con insistenza Baldini come successore di Blanc alla Juventus, tanto da rischiare di compromettere i rapporti con John Elkann. Che qualcosa fosse cambiato, l'ex ct dell'Italvolley se ne era reso conto da un paio di settimane, anche alla luce di alcune dichiarazioni dell'avvocato Cappelli che, pur non delegittimandolo, aveva comunque preso le distanze dalla definizione di Montali come uomo-Unicredit: «Non è così- nel post Roma-Sampdoria - è un dirigente del quale l'istituto bancario ha fiducia ma non è un uomo in quota Unicredit». Fatto sta che proprio la banca lo aveva promosso a direttore operativo non più tardi del 22 febbraio, facendogli firmare un accordo di un anno, con opzione per il secondo. L'ulteriore conferma l'ha avuta a Londra quando il mancato colloquio con Baldini ha fotografato la situazione. Gli ultimi due giorni li ha trascorsi a Parma, in attesa che il telefonino squillasse. Invano. Poi ieri sera è tornato a Roma ma di notizie ufficiali, fonte Unicredit, nemmeno l'ombra, tanto che oggi si presenterà regolarmente a Trigoria.

CHI VINCE - Il vero vincitore della giornata è Sabatini che ha visto esaudite le sue volontà: «Avevo fatto una richiesta per snellire tutta la procedura perché non vediamo l'ora di cominciare a lavorare. Sono animato da buoni propositi e così lo sono anche quelli che mi circondano. Vedrete, faremo il bene della Roma. L'annuncio sarà dato nei prossimi giorni e faremo una conferenza stampa. Scusate, ma non posso dirvi di più. Meritereste più risposte, ma non posso ancora darvele. Abbiate fiducia. Sono uno diretto e posso dirvi che abbiamo delle belle idee, quelle giuste per tutti e soprattutto per la Roma». Ora dovrà solo attendere che vengano apposte delle modifiche al contratto di Pradè (che ieri ha incontrato l'avvocato Conte, dando l'ok affinché Sabatini possa svolgere le sue mansioni da ds), per poi dal primo luglio essere, senza equivoci, il direttore sportivo della Roma. Proprio Pradè attende ora di conoscere cosa gli verrà proposto.

CONFERENCE CALL - Nel pomeriggio di ieri, conference-call Italia-Usa. Da un lato DiBenedetto, dall'altro l'avvocato Baldissoni dello studio Tonucci che rappresenta in Italia l'imprenditore americano. E' stato fatto un resoconto della giornata, in attesa del viaggio di oggi dell'avvocato Cappelli a Milano, dove il legale aggiornerà Fiorentino sulle ultime mosse. Una di queste potrebbe essere l'imminente ingaggio di Luis Enrique anche se Sabatini (in partenza oggi) si è promesso di parlare prima con Deschamps.