rassegna stampa roma

La Roma e il giocatore: «Siamo indignati»

(Corriere dello Sport – P.Torri) Incazzati.Tutti. Consentite­ci il participio passato non proprio elegante. Ma è quello che rende me­glio di qualunque altro, lo stato d’ani­mo con cui, ieri mattina, De Rossi, la Roma di ieri e quella di...

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(Corriere dello Sport – P.Torri) Incazzati.Tutti. Consentite­ci il participio passato non proprio elegante. Ma è quello che rende me­glio di qualunque altro, lo stato d’ani­mo con cui, ieri mattina, De Rossi, la Roma di ieri e quella di oggi, hanno preso atto di come era stato sbattuto il mostro in prima pagina.

Peccato, si fa per dire, che il mostro non esista. E allora ecco che è facile capire il perché di quel participio passato. Ol­tretutto c&#. Peccato, si fa per dire, che il mostro non esista. E allora ecco che è facile capire il perché di quel participio passato. Ol­tretutto c’;è da dire che sia Roma che giocatore, già dal giorno precedente, avevano avuto più di un segnale a proposito di quello che ventiquattro ore dopo sarebbe stato rivelato da agenzie, giornali, televisioni, siti in­ternet,radio, chi più ne ha, più ne metta. Solo che, in alcuni casi, non si aspettavano che sarebbero stati trat­tati in una certa maniera, pur sapen­doche il biondo di Ostia (squalificato in Genoa-Roma) nell’ul­tima stagione con al­cuni comportamenti non è che avesse fatto un balzo in avanti nel­la hit-parade della simpatia. Però quello che è troppo è troppo. Soprattuto perché falso. CONTATTI -Inevitabile, quindi, che sin dalle prime ore del mattino ci sia sta­to un fitto scambio di telefonate traDe Rossi (che nei prossimi giorni si sottoporrà a un piccolo intervento al timpano), avvocati dello studio To­nucci che rappresentano i prossimi proprietari america­ni, legali dello studio Grimaldi che si può leggere anche Uni­credit, lo studio di Antonio Conte che, da parecchi anni, segue professionalmente le vicende di Roma, gio­catori e dintorni, Da­niele Pradè al momento unico diri­gente presente dalle parti di Trigo­ria. All’inizio giusto poche parole, quelle necessarie per darsi appunta­mento allo studio Conte, via Poma.Dove, in rapida successione, si sono presentati gli avvocati Mauro Baldis­soni (Tonucci) e Roberto Cappelli (Grimaldi), il giocatore e Daniele Pradè. Non c’è stato bisogno di con­vincere nessuno sui passi da fare, del resto se mai ce ne fosse stato biso­gno, sarebbe stato sufficiente ascolta­re ieri mattina l’emittenza radiofoni­ca della capitale, per capire come non si potesse far finta di niente. Det­to che il papà di De Rossi, Alberto, impegnato nelle finali Primavera, ie­ri ha commentato la vicenda con un eloquente«questa storia mi fa vomi­tare, Daniele si difenderà nelle sedi opportune»,ci sono da registrare le parole, durissime, di Daniele De Ros­si, date alle stampe attraverso il sito ufficiale della società giallorossa:«E’ mia intenzione sottolineare tutta la mia indignazione per quanto appar­so su alcuni organi di stampa, peral­tro smentito da autorevoli fonti giudi­ziarie, riguardo una vicenda che mi vede del tutto estraneo. Sono stati fat­ti riferimenti alla mia persona falsi e inventati e per questo tutelerò la mia immagine e la mia onorabilità in se­de giudiziaria contro chiunque asso­cerà il mio nome a questa vicenda. Non altro da aggiungere». CHIUSURA -A qualcosa d’altro da ag­giungere, ci ha pensato la Roma di oggi e quella di ieri con un altro co­municato:«In relazione a talune indi­screzioni del tutto prive di ogni fon­damento pubblicate su alcuni organi di stampa, ove il nome di Daniele De Rossi è stato associato alla vicenda relativa al procedimento penale di cui si sta occupando la Procura di Cremona, l’As Roma spa ribadisce che supporterà, in ogni modo, il pro­prio tesserato nelle sedi competenti e agirà anche a tutela della societàstessa e dei propri azionisti». Ci si vede in Tribunale.