(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) Si erano lasciati lunedì sera, dopo cena, all’Hotel de Russie, via del Babuino, pieno centro storico, a due passi da Piazza del Popolo.
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La Roma è già nel futuro
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) Si erano lasciati lunedì sera, dopo cena, all’Hotel de Russie, via del Babuino, pieno centro storico, a due passi da Piazza del Popolo.
E proprio da lì è ripartito il management giallorosso ieri mattina, con la consapevolezza che sarebbe stata una giornata intensissima, ma anche con la voglia di accelerare la messa in moto del progetto-Roma. Anche perché le questioni in piedi, alcune delle quali già risolte, sono tante. Tutte all’insegna della promozione del marchio giallorosso, attraverso le più moderne forme di marketing. E, d’altronde, lo aveva dichiarato lo stesso presidente DiBenedetto: « Roma è unica. La Chiesa Cattolica è qui e questo è il centro dell’universo per due miliardi di persone che considerano un obbligo visitare la città eterna prima o poi» . Come a dire che il potenziale di mercato ancora inesplorato è enorme. AL LAVORO - A metà mattina James Pallotta, proprietario del fondo Raptor, top manager che si occupa di sport-business e membro del consiglio di amministrazione della Roma (quota Usa), è uscito dall’albergo, pronto a capire le varie dinamiche già in piedi. «Stiamo lavorando per lo stadio, abbiamo una serie di appuntamenti...» ha detto prima di allontanarsi. Il suo amico e socio nella nuova avventura, Thomas DiBenedetto, sul nuovo stadio di proprietà è al lavoro già da tempo, un po’ all’italiana e un po’ all’americana: si gira, si prendono appuntamenti, si aprono tavoli con le istituzioni, si seguono i consigli, si conoscono imprenditori e costruttori locali per poi tirare le somme e agire secondo le regole del libero mercato. La strategia è in atto da tempo. Chiaro che muoversi per lanciare la Roma sul web, comunque passo fondamentale per la comunicazione moderna, è più facile. E infatti in due giorni gli altri esperti ingaggiati dalla Roma hanno inaugurato la pagina Facebook e l’account Twitter ufficiali. E’ il futuro, in Italia non si era mai vista una cosa del genere: online passano tutte le informazioni ufficiali, foto, messaggi, presto anche uno store con la possibilità di acquisto dei biglietti. E in poche ore una marea di “contatti”, migliaia di clic per essere amici della Roma. STADIO - Nel frattempo DiBenedetto, che ormai a Roma si muove alla grande, insieme agli uomini Unicredit Fiorentino e Cappelli (quest’ultimo membro del CdA della Roma, quota banca), ha fatto visita al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi. Una visita mattutina a Palazzo Chigi che segue quelle già fatte al sindaco Alemanno e al presidente del Coni Petrucci. Saluto istituzionale, per conoscersi. Facile immaginare che a monte di tutti questi impegni ci sia il discorso legato allo stadio. L’ok generale è già arrivato da più parti, le consultazioni procedono bene, basti pensare che anche al Campidoglio, negli uffici del Comune, la pratica è apertissima. IMMAGINE - Nel frattempo però, visto che il progetto parla di anni di attesa, la Roma vuole sfruttare al massimo ciò che già può sfruttare. Come l’Olimpico ad esempio, e le zone limitrofe. All’ex Ostello della Gioventù sarà stabilita la nuova sede amministrativa del club, che la dirigenza vuole in zone centrali e non più a Trigoria. E ancora massima organizzazione su tutto ciò che riguarda il merchandising da legare all’impianto del Foro Italico. In sintesi: il tifoso della Roma deve poter avere quanti più comfort possibili prima, dopo e durante la partita. In attesa dello stadio del futuro. «Conosciamo bene l'area dell'Olimpico - conferma Pallotta -e cercheremo di apportare tutte le migliorie del caso. Ma questo non rallenterà il processo per la costruzione del nuovo stadio di proprietà».
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