(Corriere della Sera - L.Vadliserri) - Il benvenuto allo zio d'America sarà per un'altra volta. La Roma esce battuta dallo «stadiolo» di Bratislava (con 4 tifosi arrestati) e per perdere contro lo Slovan ci voleva impegno.
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La Roma americana perde a Bratislava
(Corriere della Sera – L.Vadliserri) – Il benvenuto allo zio d’America sarà per un’altra volta. La Roma esce battuta dallo «stadiolo» di Bratislava (con 4 tifosi arrestati) e per perdere contro lo Slovan ci voleva impegno.
Decide l'incornata di un difensore, dopo che Caprari aveva colpito un palo, e Weiss, il c.t. che eliminò la nazionale di Lippi in Sudafrica, fa un'altra vittima italiana, almeno in attesa del ritorno. La Lazio, quasi in contemporanea, tritura all'Olimpico i macedoni del Rabotnicki per 6-0, si qualifica con una settimana di anticipo. Sulla sponda giallorossa, invece, faranno discutere assai le scelte di Luis Enrique («Ma rifarei tutto», ha detto il tecnico). Okaka-Bojan-Caprari, attacco da 60 anni in totale in campo; Totti e Borriello insieme in panchina. La (quasi) totale mancanza di aiuto degli attaccanti alla fase difensiva nell'amichevole persa a Valencia 0-3 ha lasciato i segni. Un pugno di ferro: chi non si sacrifica, non gioca? Il risultato, però, non dà ragione allo spagnolo e mortifica il viaggio del nuovo padrone, Thomas DiBenedetto, arrivato in Slovacchia dopo la firma che a Roma ha portato al closing: «È un onore prendere il timone della Roma. Faremo grandi cose per il futuro di questa squadra». «Questa trattativa, durata nove mesi come un parto, ha avuto il buon fine. È un progetto sano, destinato al lungo termine», ha detto il presidente ad interim, avvocato Roberto Cappelli. E il motore italiano della trattativa, il vicedirettore generale di Unicredit, Paolo Fiorentino, ha potuto concludere: «L'importante capitalizzazione (100 milioni, ndr) con cui la società affronterà i prossimi anni assicura alla Roma solidità e capacità competitiva». Da giovedì prossimo, gara di ritorno, serviranno anche i risultati.
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