rassegna stampa roma

La Roma all’attacco

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Uno a uno con lo Slovan, uno a due con il Cagliari, uno a uno con il Siena. Oggi l’Atalanta, poi la Lazio dopo la sosta e in­fine il Palermo.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - Uno a uno con lo Slovan, uno a due con il Cagliari, uno a uno con il Siena. Oggi l’Atalanta, poi la Lazio dopo la sosta e in­fine il Palermo.

Il succo: la nuova Roma non ha anco­ra vinto in casa, di fronte ai suoi tifosi; le prossime tre gare, seppure con il derby da affrontare in ve­ste di ospiti, i giallorossi le giocheranno all’Olimpico. Un Olimpico che, appare chiaro arrivati a questo punto, al primo ottobre, va “riconquistato”, riportato ai tempi dove chi arrivava a Roma era costretto ad ab­bondonare, o quasi, qualsiasi speranza di portare via punti. Un compito che Luis Enrique e i suoi hanno il dovere di provare ad assolvere il più presto possi­bile, a cominciare da oggi, avendo bene in testa il progetto a medio termine che vincere i prossimi tre prossimi impegni potrebbe dare slancio a classifica, pro­spettive di campionato e entusiasmo dei tifosi.

PIANO - Il piano della nuova dirigenza giallorossa fissa tra i primi punti, impre­scindibile per la via dello sviluppo, il riavvicinamento alla squadra del pro­prio pubblico. Da lì poi si potrà pensare all’internazionalizzazione del marchio-Roma. Ma il primo passo, e lo ha sottoli­neato anche il presidente DiBenedetto, è vincere, nella fattispecie di fronte ai pro­pri tifosi, quelli che hanno davvero a cuore le sorti della Roma. Gli stessi tifo­si che, come ha fatto notare l’ex giallo­rosso Vucinic, stanno dimostrando il lo­ro amore nei confronti della squadra manifestando una pazienza inusuale per la Capitale. In altri tempi, probabilmen­te, sarebbero già andati in scena malu­mori e delusione. Non che ora sia tutto rose e fiori, ma il cambiamento di com­portamenti non è passato inosservato, un cambiamento frutto forse proprio del­l’amore che lega il tifoso giallorosso al­la Roma, un sentimento forte, vero, di cuore.

ATTACCO - Non c’è tempo da perdere, è arrivato il momento di “ espugnare” l’Olimpico. Questo è il pensiero che cor­re per le stanze e gli spogliatoi di Trigo­ria. Luis Enrique è consapevole delle difficoltà che oggi pomeriggio la sua Ro­ma incontrerà affrontando l’Atalanta, virtuale capolista. Ma il tecnico, come al solito, chiede il massimo: ritmo, intensi­tà, concretezza, una mentalità più che uno stile di gioco, con cui la Roma dovrà far sentire di nuovo orgoglioso il proprio pubblico. Un calcio divertente, arrem­bante, efficace, una concezione forse an­cora inesplorata in Italia. Che poi altro non è che il fulcro della rivoluzione tec­nica partita in estate. Non si tratta più di avere otto, nove giocatori dietro la linea del pallone e aspettare l’errore degli av­versari, si tratta di fare l’esatto contra­rio, cioè impostare, attaccare a pieno or­ganico, possibilmente divertendo.

CALORE - I tifosi giallorossi hanno capito e manifestano pazienza? Sì, ma come al solito manifestano, nel giorno dello sta­dio, anche tanta, sempre nuova, voglia di Roma. La particolarità di quest'anno sembra essere che in parecchi non han­no scelto la via dell'abbonamento a inizio stagione preferendo acquistare il bi­glietto per la singola partita: 24.000 pa­ganti con il Cagliari, 18.000 con il Siena, oltre alle tessere chiaramente. E oggi pomeriggio all'Olimpico arriveranno quasi 40.000 spettatori: 17.000 sono gli abbonati altri 17.000 sono i paganti di cui fino a ieri sera parlavano le vendite al botteghino. Il totale dice 34.000, per ora. Da considerare però che sarà possi­bile acquistare i biglietti presso tutti i Roma Store fino a un'ora dall'inizio del­la sfida con l'Atalanta. Facile che nella giornata di oggi vadano esauriti i settori più popolari. L'Olimpico giallorosso quindi, ancora una volta, si appresta a non lasciare soli i propri beniamini. Pa­zienza sì, ma anche tanta voglia di Roma e tanta voglia di poter tornare finalmen­te a casa col sorriso sulle labbra per la prima vittoria interna.