rassegna stampa roma

La Roma a stelle e strisce sta per farci sognare

(Il Romanista – D.Galli) Sabatini chiedeva velocità. L’ha ottenuta. Il Cda dell’As Roma dovrebbe conferire lunedì all’avvocato Roberto Venturini, già consigliere in quota Unicredit, il potere di firma necessario a gestire questa...

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(Il Romanista - D.Galli) Sabatini chiedeva velocità. L’ha ottenuta. Il Cda dell’As Roma dovrebbe conferire lunedì all’avvocato Roberto Venturini, già consigliere in quota Unicredit, il potere di firma necessario a gestire questa brevissima fase di interregno.

Si parla anche della cooptazione di un nuovo consigliere, che rappresenterebbe direttamente la proprietà americana. Vedremo. L’accelerazione impressa a questo momento di transizione è fondamentale per mettere ordine. Per far sì che quando DiBenedetto diventi presidente - tra fine giugno e la prima metà di luglio – l’As Roma abbia già cambiato rotta. Quella dettata dagli Stati Uniti. Ci sono una serie di nodi da sciogliere. Questioni aperte che presto saranno chiuse. Innanzitutto, il nuovo organigramma. I nomi sono già stati definiti. Vanno ufficializzati. Sabatini sarà presentato la prossima settimana, probabilmente lunedì. L’ingaggio di Luis Enrique sarà annunciato attraverso un comunicato stampa. Ci penserà DiBenedetto a presentarlo ufficialmente alla stampa.

 

DIRITTI TV - Sui bacini di utenza si cambierà rotta

C’è il rischio che quando gli americani si insedieranno,a luglio, lassù in Lega di A abbiano già fatto tutto. E chequindi la Roma sia ormai schierata con Juve, Milan, Intere Napoli nella battagliasui bacini di utenza. DiBenedetto& Co. non vorrebberoche la Sensi rappresentiancora la Roma a Milano.O quantomeno non larappresenti fino al 6 giugno,quando l’Assemblea diLega dovrà chiudere la partitadei diritti tv fino al2014. La Sensi, finora, haportato la Roma ad allearsicon le altre quattro grandi.Uno studio della Nielsen,commissionato dagli americani,ha evidenziato comeperò in questo scenariola Roma abbia solo da rimetterci.Schierandosi con le altre 15 società, a Trigoriaincasserebbero tra i 3 e i 4 milioni in più a stagione. Ciperderebbe invece proprio la Juve (-15 milioni), le duemilanesi (-8 milioni a testa) e il Napoli (-3 milioni). A loro,sicuro, non conviene lalinea dettata dalla stragrandemaggioranza dellesocietà di A. Le 15 sorelle,vorrebbero che ai fini delcalcolo del bacino di utenzavenisse considerato nonil tifoso in senso stretto, ecioè l’abbonato alla pay tvper vedere le partite, peresempio, del Milan, dellaRoma o della Juve. Ma ilsimpatizzante. Cioè chimagari vede il Milan, la Roma,la Juve, ma allo stessotempo strizza l’occhio alclub della propria città. Ladistinzione sposta parecchimilioni da una parte all’altra della bilancia.

C’è il rischio che quando gli americani si insedieranno, a luglio, lassù in Lega di A abbiano già fatto tutto. E che quindi la Roma sia ormai schierata con Juve, Milan, Inter e Napoli nella battaglia sui bacini di utenza. DiBenedetto & Co. non vorrebbero che la Sensi rappresenti ancora la Roma a Milano. O quantomeno non la rappresenti fino al 6 giugno, quando l’Assemblea di Lega dovrà chiudere la partita dei diritti tv fino al 2014. La Sensi, finora, ha portato la Roma ad allearsi con le altre quattro grandi. Uno studio della Nielsen, commissionato dagli americani, ha evidenziato come però in questo scenario la Roma abbia solo da rimetterci. Schierandosi con le altre 15 società, a Trigoria incasserebbero tra i 3 e i 4 milioni in più a stagione. Ci perderebbe invece proprio la Juve (-15 milioni), le due milanesi (-8 milioni a testa) e il Napoli (-3 milioni). A loro, sicuro, non conviene la linea dettata dalla stragrande maggioranza delle società di A. Le 15 sorelle, vorrebbero che ai fini del calcolo del bacino di utenza venisse considerato non il tifoso in senso stretto, e cioè l’abbonato alla pay tv per vedere le partite, per esempio, del Milan, della Roma o della Juve. Ma il simpatizzante. Cioè chi magari vede il Milan, la Roma, la Juve, ma allo stesso tempo strizza l’occhio al club della propria città. La distinzione sposta parecchi milioni da una parte all’altra della bilancia.

CAMPAGNA ABBONAMENTI - Pronte più soluzioni. Va lanciata presto

La cordata americana dovrà molto molto presto confrontarsi con l’attuale dirigenza per risolvere una questione di primaria importanza: la campagna abbonamenti. Dopo la visita di una parte dell’Olmpico da parte di alcuni manager statunitensi, non sono seguiti altri incontri a Trigoria. Bisogna definire, e anche con una certa celerità, le scadenze della prossima campagna abbonamenti. In linea puramente teorica, la (vecchia) Roma contava di partire intorno a fine giugno. Prima la conferenza di presentazione, poi il lancio in grande stile. Gli americani hanno tutta l’intenzione di invertire il trend di presenze all’Olimpico e la dirigenza giallorossa (attuale) ha in mente una serie di soluzioni da proporre.

Una di queste è l’accorpamento, a livello tariffario, di Curve e Distinti. Sarebbe un’importante promozione, che aiuterebbe economicamente parecchie famiglie romaniste. Allo studio ci sono in ogni caso anche un’altra serie di iniziative che coniugherebbero marketing e botteghino. Gli americani dovranno poi prendere posizione anche sulla tessera del tifoso. Gli ambienti vicini alla Curva vorrebbero che non fosse più abbinata all’abbonamento. Ma come si fa a dire di no al Viminale?, si interrogano a Trigoria

ORGANIGRAMMA - Sabatini nuovo Diesse. Ma Pradè può restare

Il nodo-organigramma è sciolto già da qualche settimana. Va solo reso noto. DiBenedetto, che la prossima settimana potrebbe tornare a Roma, sarà presidente a luglio. Baldini sarà direttore generale, ma deve prima svincolarsi dalla nazionale inglese, di cui è general manager. È d’accordo con il ct Capello per lasciare a qualificazione ottenuta. Teoricamente, a metà ottobre. Ma l’Inghilterra dovesse battere dopodomani la Svizzera e il 2 settembre la Bulgaria, lo sbarco potrebbe essere anticipato di un mese.

Il suo braccio destro, operativo da un paio di mesi, è Walter Sabatini. Ruolo: capo del mercato. Bronzetti, che non è proprio l’ultimo arrivato, poco tempo fa ha detto di Sabatini: «È il miglior talent scout in circolazione». Baldini ha proposto a Pradè di continuare a lavorare assieme. La prossima settimana si vedranno di nuovo per capire in quale veste. Non, pare, da capo degli osservatori. Resterà pure Tonino Tempestilli, dirigente ideale per fare da collegamento tra squadra e club. A capo della struttura finanziaria gli americani vogliono l’attuale amministratore del Lecce, Claudio Fenucci. Sarebbe il referente primo di DiBenedetto per la parte economica.

Questione Montali. L’avvocato Cappelli gli ha comunicato che non sussistono più le condizioni per proseguire il suo lavoro da direttore operativo. Gli è stato proposto di entrare nel nuovo Cda dell’As Roma.

 

PRECAMPIONATO - A luglio si va a Brunico. Poi negli States?

Non sono state fissate ancora delle date. O meglio, come per la campagna abbonamenti, è l’attuale dirigenza ad avere stabilito l’agenda del ritiro precampionato della Roma. Nelle intenzioni di chi al momento lavora a Trigoria, e che quindi è in attesa di ricevere dal nuovo tecnico indicazioni ulteriori, la squadra dovrebbe radunarsi intorno al 10 luglio a Trigoria. L’11 o il 12 luglio, i giocatori dovrebbero partire per Riscone di Brunico. Il buen retiro della squadra sarà sempre l’hotel Royal Hinterhuber. Tutto il resto, però, andrà definito dal futuro allenatore. A Trigoria si sono limitati a buttare giù delle idee, che però inevitabilmente dovranno essere concordate con chi avrà il compito di dirigere le sedute della squadra. Il sogno della proprietà americana è quello di organizzare una tournée negli Stati Uniti. A casa loro. In questo caso, il nuovo tecnico avrà difficilmente voce in capitolo. Se non altro perché si tratta di una decisione che verrebbe presa con l’evidente scopo di accrescere l’appeal del calcio italiano negli States. Sarebbe un’operazione di marketing che consentirebbe agli americani di esportare il marchio Roma. Si parla poi anche di una presentazione all’Olimpico, dopo l’amichevole del 12 agosto con il Valencia. Il programma, insistiamo, va però definito con il prossimo allenatore della Roma.

 

STRATEGIE DI MERCATO - Subito un paio di colpi. Per Alvarez è quasi fatta

I tifosi si interrogano da tempo su quali saranno gli obiettivi di mercato della Roma. C’è chi teme, erroneamente, che Sabatini abbia atteso di ricevere i pieni poteri da parte degli americani prima di intervenire sul mercato. Falso. Sabatini, in costante contatto con Baldini a Londra, ha già in mente la strategia da mettere in piedi. Finora non è stato compiuto alcun acquisto, ma non significa che la Roma sia rimasta a guardare. Tutt’altro. La Roma vuole comprare otto giocatori: un portiere, due esterni a destra e due a sinistra, un centrocampista centrale e un attaccante. L’ex capo del mercato del Palermo è tornato dall’Argentina con le opzioni su un paio di nomi importanti: Erik Lamela del River Plate e Ricardo Alvarez del Velez Sarsfield. Il primo è un fantasista, gioca dietro le punte, costa 14 milioni. Il secondo è più un centrocampista offensivo e potrebbe costare anche meno di 10 milioni. Sono giovani e forti. Un nodo da sciogliere è quello del portiere. Doni e Julio Sergio non difenderanno più i pali della Roma. Buffon resta la prima scelta della coppia Baldini- Sabatini. Le ultime dichiarazioni del numero uno bianconero potrebbero però averlo riavvicinato alla Juve. In questo caso, potrebbe decollare la trattativa per Viviano, che però è metà dell’Inter e per metà del Bologna. Resteranno sicuramente Totti e De Rossi. Per Daniele, il rinnovo è vicino.