(Il Romanista-M.Izzi) Stasera, alle 18, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium, nell’ambito del “Festival Internazionale del film di Roma”, si potrà assistere alla prima del filmdocumentario di Francesco Del Grosso “Undici metri”,
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La Roma a “Undici metri” da Ago
(Il Romanista-M.Izzi) Stasera, alle 18, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium, nell’ambito del “Festival Internazionale del film di Roma”, si potrà assistere alla prima del filmdocumentario di Francesco Del Grosso “Undici metri”,
dedicato alla vita di Agostino Di Bartolomei.
Alla proiezione ci saranno Giorgio Rossi, Baldini, Sabatini, Tancredi, Tempestilli e i giocatori Perrotta, Rosi, Viviani, Verre e Caprari. Solo pochi mesi fa, a Trigoria, Francesco Totti indossò la maglia numero 10 di Agostino portatagli da Luca Di Bartolomei. Compatibilmente con i propri impegni professionali, dovrebbe essere presente anche Verdone. Non ci sorprende vedere che a quasi venti anni dalla scomparsa (30 maggio 1994) la figura del leggendario capitano della Roma continui ad ispirare libri (indimenticabile il bellissimo “L’Ultima partita”, di Giovanni Bianconi e Andrea Salerno, di recente ristampato con la straordinaria lettera di prefazione di Luca Di Bartolomei), special televisivi (dall’ormai datato “Morte di un campione”, realizzato da Teleroma 56, fino alla puntata di “Sfide”, che ripercorrendo Roma – Liverpool, tratteggiò anche un bel ritratto di “Ago”), canzoni (“Tradimento e perdono” di Antonello Venditti) e ora anche un film-documentario. Segno che il messaggio etico portato avanti dal capitano della Roma Campione d’Italia 1983 continua ad acquistare concretezza, a parlare alle nuove generazioni proponendo un modello di calcio, più umano, basato sui sentimenti.
A realizzare questa opera è stato il giovanissimo regista (neanche trentenne) Francesco Del Grosso, che nel 2009 firmò “Negli occhi”, il film documentario dedicato all’attore Vittorio Mezzogiorno, che si avvalse della colonna sonora di Pino Daniele. Del Grosso, sugli obiettivi della pellicola, ha dichiarato al Corriere della Sera: «Non voglio dare risposte. Si tratta di un viaggio emozionale a cui Di Bartolomei partecipa attivamente attraverso le tante interviste e i tanti filmati che abbiamo raccolto. Il mio non vuole essere un film d’inchiesta, ma vuole aggiungere nuovi elementi e soprattutto smentire l’idea comune che Agostino si è suicidato in seguito alla depressione. Quello era solo l’ultimo stadio di un percorso». Realizzato in 12 mesi di riprese (terminate a marzo), più 4 di montaggio, “Undici metri” propone le interviste ai compagni di sempre di “Ago” (Chierico, Conti, Nela, Pruzzo, Righetti, Tancredi... ma anche Baresi e Tassotti), filmando i luoghi simbolo della sua vita (da Tormarancia a Castellabate, passando anche per Milano e Cesena). Le speranze di riuscire ad accaparrarsi un biglietto sono però ridotte al lumicino, la proiezione di “Undici metri” è sold outgià da diversi giorni, ulteriore riprova dell’affetto, intatto, che Agostino Di Bartolomei continua a riscuotere tra i tanti appassionati giallo-rossi (e non), che non smetteranno mai di volergli bene.
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