(Leggo - F. Balzani) - A Trigoria è di nuovo rivoluzione. Oggi alle 16 l’organigramma societario subirà lo stravolgimento ordinato da colui che in molti già considerano il prossimo presidente della Roma: James Pallotta.
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La rivoluzione di Pallotta
(Leggo – F. Balzani) – A Trigoria è di nuovo rivoluzione. Oggi alle 16 l’organigramma societario subirà lo stravolgimento ordinato da colui che in molti già considerano il prossimo presidente della Roma: James Pallotta.
Salutano Michael Ruane e Richard D’Amore, uomini di DiBenedetto, ed entrano nel Cda due manager «made in Pallotta». Uno è Mark Pannes, costola del fondo Raptor, al quale verranno affidate importanti deleghe operative. L’altro nome è quello di Brian Klain, manager della Major League Soccer. Due nuovi ingressi che mostrano la volontà del patron dei Boston Celtics Nba di dare una svolta decisiva al progetto-Roma, spingendo l’acceleratore sul business. Si comincerà dallo stadio, altro tema caldo del Cda odierno. Si parlerà anche dei compensi che spetteranno ai diversi soci, compresi quelli di DiBenedetto (1,2 milioni) e di Fenucci (500 mila euro circa).
DiBenedetto manterrà fino a giugno la carica di presidente ma solo con compiti di rappresentanza. Le decisioni spetteranno a Pallotta. Non un ridimensionamento quindi, ma «un riassetto » (come ha tenuto a precisare Baldini). Pallotta ha anche deciso di alzare l’aumento di capitale a 70 milioni consentendo al dg di lavorare sul mercato con maggiore liquidità (circa 20 milioni). Soldi che si aggiungeranno a quelli ricavati dalle cessioni di Borriello (vicino al Genoa), Greco e Cicinho («Me ne vado, non ne posso più», lo sfogo del brasiliano). La Roma comprerà almeno un difensore centrale (...) Al posto dell’infortunato Burdisso arriverà uno tra Spolli, Canini, Breno e Corluka, mentre il colpo grosso potrebbe essere Bastos. A centrocampo, oltre a Paulinho, si seguono Tomic del Partizan e Leskovic dell’Osijek.
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