rassegna stampa roma

La Procura Figc convoca Lotito Abete: «Se sa parli»

(Gazzetta dello Sport-S.Cieri) Le accuse di Lotito non sono cadute nel vuoto. Ma non nel senso in cui si augurava il presidente della Lazio. Sulle dichiarazioni rilasciate dal patron biancoceleste al termine di Lazio-Juve,

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(Gazzetta dello Sport-S.Cieri) Le accuse di Lotito non sono cadute nel vuoto. Ma non nel senso in cui si augurava il presidente della Lazio. Sulle dichiarazioni rilasciate dal patron biancoceleste al termine di Lazio-Juve,

e più in generale sui veleni nella corsa al quarto posto, farà chiarezza l’Ufficio indagini della Federcalcio. Il procuratore Stefano Palazzi ascolterà Lotito nei prossimi giorni e gli chiederà conto di quanto detto lunedì all’Olimpico. Accuse pesanti, quelle del presidente laziale, che è arrivato a evocare la presenza nel calcio italiano di una situazione paragonabile a quella pre-Tangentopoli. Ma la risposta del Palazzo (tramite Palazzi) non si è fatta attendere. Lazio ancora infuriata Il club di Lotito è peraltro ancora arrabbiatissimo per quanto successo con la Juve. Il giorno dopo Lotito ha scelto la linea del silenzio, ma le accuse lanciate dal presidente nel dopo-partita ancora rimbombano: «Qui è tutto scontato, tutto già deciso. Mi sembra di rivivere i tempi di Tangentopoli. Anch’io sento il tintinnio di manette, come si diceva ai tempi di Mani pulite. Giudicherà chi di dovere, e non mi riferisco alla giustizia sportiva» . A rincarare la dose ha provveduto ieri Edy Reja: «Siamo stati fortemente penalizzati — l’accusa del tecnico a Lazio Style radio —. Impossibile non vedere il rigore su Floccari e Pepe andava ammonito per la seconda volta per la gomitata a Ledesma» . Sulla stessa lunghezza d’onda del tecnico Hernanes: «Episodi come quello di lunedì allontanano la gente dagli stadi. Bisogna stare attenti perché così la passione dei tifosi viene meno. La delusione è tanta. Ma io sono sicuro che andremo lo stesso in Champions» . Lazio ancora irritata, dunque. Ancora di più i suoi tifosi. Convinti che sia in atto una macchinazione tesa a danneggiare la Lazio in favore della Roma nella lotta per il quarto posto. E’ di ieri la notizia dell’iniziativa di un gruppo di azionisti laziali guidati dal ginecologo Severino Antinori. L’intenzione è quella di presentare un esposto-denuncia alla magistratura ordinaria in cui si ipotizza il reato di frode sportiva ai danni della Lazio. Che sia questa la task force evocata qualche tempo fa da Lotito?

La mediazione di Abete Intanto tra minacce di denunce, accuse più o meno pesanti e Procura federale pronta a muoversi, a Giancarlo Abete tocca il compito di ricondurre il tutto nell’alveo della legalità. A Firenze, dove si trovava per l’iniziativa in favore di Stefano Borgonovo, il presidente della Federcalcio ha così provato a chiudere il caso Lotito: «Capisco la sua amarezza. E’ normale quando si perdono certe partite e ci sono episodi su cui recriminare. Però bisogna stare molto attenti a non generare confusione con certe polemiche: esasperare i toni non giova a nessuno. Se Lotito è a conoscenza di circostanze ed episodi irregolari deve denunciarli nelle sedi opportune. Altrimenti è meglio limitarsi ad esternare l’amarezza per un arbitraggio ritenuto negativo» . In mattinata, a Roma, il presidente della Federcalcio era invece intervenuto più direttamente sui veleni Champions che contrappongono le due squadre romane. Dichiarazioni che avevano inizialmente creato un certo scompiglio: un’agenzia di stampa gli aveva attribuito una frase secondo la quale Abete ammetteva l’esistenza di favori arbitrali a vantaggio della Roma. Il presidente della Figc ha poi avuto modo di chiarire che non si riferiva a Lazio e Roma, ma parlava in generale della possibilità che, nel corso di una stagione, una squadra benefici più di altre di qualche svista arbitrale. Ma che ciò non debba servire da pretesto alla politica della compensazione.