rassegna stampa roma

La pietra del Colosseo per la casa della Roma

(Il Sole 24 Ore – A. Lerbini) – Il nuovo stadio della Roma, che sorgerà al posto dell’ippodromo di Tor di Valle, sarà ultramoderno, con una tecnologia stupefacente e 52mila posti a sedere, che potrebbero diventare 60mila in occasione...

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(Il Sole 24 Ore - A. Lerbini) – Il nuovo stadio della Roma, che sorgerà al posto dell’ippodromo di Tor di Valle, sarà ultramoderno, con una tecnologia stupefacente e 52mila posti a sedere, che potrebbero diventare 60mila in occasione di manifestazioni come la Champions League. Un impianto costruito per il calcio e per i tifosi della Roma con le tribune a ridosso del campo e una Curva Sud al centro del progetto architettonico.

«La potenza della Curva Sud non la potevamo trascurare. Sarà parte rilevante dell’impianto, un’area di 14mila posti a ridosso del campo, uno spicchio particolare dello stadio, molto ripido», ha spiegato oggi a Roma nella presentazione in Campidoglio, l’architetto statunitense Dan Meis. Un progetto imponente che tiene conto della storia della città di Roma. «Lo stadio costerà circa 300 milioni, mentre con le infrastrutture si arriverà a un miliardo di euro sborsato interamente dai privati», ha raccontato il presidente della Roma, James Pallotta, illustrando il progetto dell’impianto che sorgerà sui terreni della Parsitalia di Parnasi.

«Progettare lo stadio della Roma — ha detto Meis — per me è un opportunità unica nella vita. Non si poteva non tenere conto della storia della città per realizzare un impianto simile. Dovevamo portare nel progetto la passione della città e dei tifosi. Abbiamo preso spunto dal Colosseo: uno stadio per il calcio con elementi del passato come la pietra. Il concetto è il muro galleggiante del Colosseo che è collegato con la storia. La tribuna è molto ripida, creerà un effetto muro. L’obiettivo è incutere timore agli avversari. I giocatori faranno il loro ingresso in campo per il riscaldamento su una piattaforma idraulica, sul modello dell’anfiteatro Flavio. Sarà costruito su un piano rialzato, sarà imponente e si potrà vedere anche da lontano, inoltre nella realizzazione useremo tutti materiali locali».

L’intera area sarà fruibile 365 giorni all’anno. Assieme allo stadio e alla struttura d’allenamento che prenderà il posto di Trigoria (destinata alla giovanili) sarà costruito un fan village (con tanto di remake in chiave moderna della scalinata di Trinità dei Monti), un mega-store della Nike (con maxi-schermo esterno per assistere alle gare in trasferta), un’area dedicata al museo della storia giallorossa, e soprattutto un ampio business district da 245 punti vendita. Tra le varie opere, Meis ha progettato nella sua carriera lo Staples Center di Los Angeles, uno stadio “trasformabile” a Saitama, in Giappone, e ha rinnovato il Madison Square Garden di New York. II cronoprogramma prevede la presentazione ufficiale dello stadio al Comune entro 20 giorni. Entro tre mesi l’amministrazione capitolina darà il suo parere sulla fattibilità dell’intervento.

In seguito bisognerà attendere 180 giorni per la conferenza dei servizi che, una volta approvata, sancirà il via libera ai lavori di costruzione. Se non ci saranno rallentamenti, quindi, è ipotizzabile la posa della prima pietra nei primi mesi del 2015. L’architetto del Colorado non teme che la burocrazia italiana possa uccidere prima del nascere la sua creatura: «Ci sono delle fondamenta in questo progetto, lavoriamo da due anni, c’è la determinazione, l’esperienza e il forte volere del club, non credo proprio che rimarrà solo sulla carta». Meis ha tagliato corto sulla polemica con Fuksas, che ha definito il progetto dello stadio orrendo: «Qualsiasi architetto al mondo sarebbe invidioso perché avrebbe voluto fare lo stadio della Roma».