(Corriere dello Sport – P.Torri) - Occhiali da sole ultima moda, cappellino con visiera, un fisico che bisogna fargli i complimenti, abbronzatura di stagione, una grande voglia di parlare, prima negli spogliatoi, poi in campo, gestualità latina, un italiano che, ci dicono, è già più che sufficiente per farsi capire.
rassegna stampa roma
La nuova Roma va di corsa
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Occhiali da sole ultima moda, cappellino con visiera, un fisico che bisogna fargli i complimenti, abbronzatura di stagione, una grande voglia di parlare, prima negli spogliatoi, poi in campo,...
Eccolo il professor Luis Enrique, accolto da oltre trecento tifosi colorati di giallorosso, nel suo primo giorno a Trigoria. Eccolo il tecnico a cui il nuovo corso romanista ha affidato i primi passi di una rifondazione che, inutile nasconderlo, avrà bisogno anche di tempo e pazienza per essere completata, si spera con successo. LE PAROLE - Ha parlato tanto, misterLucho. In privato e in pubblico. Ha parlato, prima di tutto, nel chiuso dello spogliatoio, al fianco il suo staff, a cui come previsto si è aggiunto anche Franco Tancredi, di fronte i ventitrè (per ora) convocati per il ritiro di Riscone di Brunico. Dieci minuti di faccia a faccia, giusto per sottolineare le linee guida della stagione,« poche regole, ma pretendo che siano rispettate da tutti » , il suo concetto di calcio che vuole riproporre anche in un calcio italiano del quale ha una considerazione migliore di quella che ha di Mauro Tassotti.«Vi chiedo cose semplici. Io voglio vincere. Giochiamo al calcio. Se mi seguirete, ci divertiremo»questa la sintesi del discorsetto fatto a Totti e compagni. Altre parole, poi, l’asturiano le ha dette in campo, lontano comunque da telecamere e microfoni, richiamando ogni quindici minuti circa, tutti i suoi giocatori, schierandoli attorno a lui, per poi spiegare esercizi e linee guida del lavoro che c’era da fare in campo. IL LAVORO - Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno i giallorossi faticheranno parecchio di più rispetto al passato ritiro di Riscone, quando anche un profano si sarebbe accorto che il sudore non era quello tipico di un lavoro precampionato. Ieri era solo il primo giorno, non si poteva, per ovvi motivi, esasperare subito i carichi, il rischio sarebbe stato quello di incappare in qualche infortunato. Eppure, tra mattina e pomeriggio, i giallorossi hanno lavorato oltre tre ore in campo, tutti, o quasi, abbronzati ( Borriello in testa a questa classifica) come si conviene alla ripresa degli allenamenti. Seguendo quella che ormai più che una moda è una scelta, Luis Enrique non ha certo nascosto il pallone ai suoi giocatori, intervallando agli esercizi fisici quelli con la palla. E poi, sia la mattina che il pomeriggio,Lucho ha messo in piedi un paio di partitelle che hanno visto Totti, come ti sbagli, nel ruolo, conosciuto da anni, di primo marcatore della stagione romanista. Il tutto sempre con il tecnico spagnolo pronto a far sentire la sua voce, del resto chi lo conosce bene garantisce che uno dei suoi punti di forza è il dialogo con i i suoi giocatori. IL TEMPO LIBERO - In questi giorni Luis Enrique e i suoi collaboratori vivranno ventiquattro su ventiquattro a Trigoria, al contrario dei giocatori che alla fine della seduta pomeridiana possono tornare a casa per ripresentarsi la mattina successiva, almeno fino a domani quando, nel pomeriggio, partiranno alla volta del ritiro di Riscone di Brunico. Ieri, a eccezione dello staff che è andato al Gemelli per sottoporsi alle visite mediche, hanno pranzato tutti insieme al ristorante di Trigoria. Per ora non è stata ancora definita nei dettagli la dieta, ieri si è pranzato a base di pasta al pomodoro, carne bianca, crostate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA