(Il Romanista - G.Dell'Artri) Poteva essere la nostra finale. Poteva essere la partita in cui la Roma si metteva sul petto la stella d’argento davanti al suo pubblico. Poteva essere e non è stato, ma la sfida di questa sera tra Inter e Palermo sarà comunque importante per la Roma.
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La nostra stagione inizia oggi
(Il Romanista – G.Dell’Artri) Poteva essere la nostra finale. Poteva essere la partita in cui la Roma si metteva sul petto la stella d’argento davanti al suo pubblico. Poteva essere e non è stato, ma la sfida di questa sera tra...
Intanto per pianificare il futuro. Perché in base a chi alzerà la Coppa i giallorossi cambieranno le date della loro stagione. Ripartiamo dall’ultima giornata di campionato: la Roma si è piazzata al sesto posto, vale a dire dietro alle 4 squadre che andranno in Champions e, roba da matti, dietro anche a quelli battuti per cinque volte consecutive nei derby. Sesto posto, che significa Europa League. Ma con quanti turni preliminari? Bene, secondo regolamento, l’Italia può far accedere alla competizione due squadre attraverso un solo turno preliminare più un’altra attraverso due turni preliminari. Ad avere diritto ad un solo preliminare sono la quinta classificata in campionato e la vincitrice della Coppa Italia. Quindi, in linea teorica alla Roma toccherebbero due preliminari. Ma se stasera la Coppa la alza l’Inter? Le cose cambiano. Perché i nerazzurri sono già qualificati per la Champions e ad andare in Europa League sarebbe l’altra finalista. Cioè il Palermo. Cosa cambia? Cambia che in questo caso, il diritto a disputare un solo preliminare passerebbe alla sesta squadra del campionato, cioè la Roma. Insomma, se vince il Palermo, ai giallorossi tocca giocare un turno di Europa League in più. Che fa una bella differenza visto che l’ultimo turno preliminare si gioca il 18 e 25 agosto, mentre quello precedente il 28 luglio e 4 agosto. Insomma, in caso di vittoria del Palermo si dovrebbe anticipare il ritiro di un paio di settimane e partire verso la fine di giugno sottraendo giorni alle vacanze dei giocatori.
Ma la partita di questa sera sarà importante anche per un altro motivo: perché all’Olimpico arriva il Palermo di Pastore ed Hernandez, ovvero due dei possibili obiettivi di mercato della Roma. E sugli spalti ci saranno anche i loro procuratori, l’occasione buona per Sabatini per parlarci. Anche se non è ancora certo che il futuro ds giallorosso (non è ancora ufficiale) sarà all’Olimpico. Perché Sabatini all’ultimo momento potrebbe anche scegliere di vedersi la partita dal suo ufficio, in tranquillità. Perché questa finale la sente molto, è come se la giocasse un po’ anche lui. Perché in campo ci andrà il Palermo dei gioielli che ha scoperto. Questa squadra la sente anche sua. Ma anche se non andasse allo stadio, i contatti con i procuratori potrebbero esserci lo stesso, magari nel suo studio nel quartiere Prati.
Sabatini o no, la Monte Mario dell’Olimpico stasera sarà comunque piena zeppa di autorità tra cui sei ministri, il presidente del Senato e tutti i vertici dello sport italiano oltre che il ct Prandelli e quello dell’under 21 Ferrara. Non dovrebbe esserci, invece, il presidente della Repubblica Napolitano. E non ci sarà la Roma a prendersi la stella d’argento. Eppure varrà la pena di vedersela lo stesso.
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