(Gazzetta dello Sport) - La fede con cui il tifoso romanista si è aggrappato al paio di numeri magici fatti da Bojan Krkic a Budapest, testimonia della voglia di cambiamento, freschezza, novità che si respira nell’aria.
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La «fame» di Bojan il nuovo che avanza
(Gazzetta dello Sport) – La fede con cui il tifoso romanista si è aggrappato al paio di numeri magici fatti da Bojan Krkic a Budapest, testimonia della voglia di cambiamento, freschezza, novità che si respira nell’aria.
In un ambiente incartapecorito, il piccolo folletto spagnolo ha già fatto un po’ d’aria, come un vento fresco di primavera. Ci voleva, ce ne vorrà ancora. Aspettando Lamela, del qualche si annuncia un effetto ancor più devastante, è Bojan l’immagine della squadra e il simbolo del progetto americano: giovane, talentuoso, affamato. Fratellone e fratellini Come Luis Enrique. E in fondo, come vorrebbe essere anche Daniele De Rossi, che ha solo 28 anni e tutta la vita davanti. Con la Roma? Pare proprio di sì, convinto dal progetto e sedotto dal nuovo allenatore. A Budapest si è rivisto un leader autorevole in mezzo al campo. E sotto l’ala protettiva di Daniele, possono crescere i suoi fratellini romani. Anzi, stanno crescendo velocemente: Federico Viviani ha scalato posizioni fino a diventare il primo sostituto di De Rossi; Valerio Verre ha ricoperto ogni ruolo a centrocampo con la disinvoltura di un veterano; Gianluca Caprari ha dialogato alla pari con Totti e Borriello. Con le ali Roma giovane e coraggiosa. Magari non vincerà nulla, ma intanto propone qualcosa di interessante, anche tatticamente. Come il coinvolgimento dei terzini nella manovra: Jose Angel e il redivivo Cicinho, potrebbero essere le ali in più di questa squadra. Che almeno sembra avere tutta l’intenzione di volare.
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