(Il Romanista - E.Masetti) E’ arrivato in Nazionale ieri mattina. Sorridente,come a Trigoria non lo si vedeva da tempo. Accanto a lui, come sempre, Philippe Mexes, un altro di ottimo umore che si è presentato nel raduno francese inneggiando, davanti ai giornalisti, cori nei confronti di Ribery, tornato in nazionale dopo l’epurazione post mondiale.
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«A giugno il futuro di Jeremy»
(Il Romanista – E.Masetti) E’ arrivato in Nazionale ieri mattina. Sorridente,come a Trigoria non lo si vedeva da tempo. Accanto a lui, come sempre, Philippe Mexes, un altro di ottimo umore che si è presentato nel raduno francese...
Jeremy Menez si è lasciato Roma e le sue malinconie alle spalle pronto a dedicarsi al doppio impegno contro Lussemburgo e Croazia. Impegni piacevoli per lui, non come quelli con la Roma. Ultimamente sembra più un peso che altro. Almeno così sembra dall’esterno, con le sue parole a L’Equipe a confermare tutto: «Montella non è sincero con me, sono frustrato, sono pronto ad andarmene».Un’intervista non autorizzata dalla Roma,che, infatti, multerà il giocatore. Montali aspetta di parlarci al ritorno dalla nazionale, forte di un feeling che i due hanno sempre avuto. Soprattutto perché Menez è un ragazzo che, se preso per il verso giusto, ascolta sempre i consigli che gli vengono dati. Fu così con Ranieri, con cui il rapporto è andato a fasi alterne, ma che oggi Jeremy potrebbe seguire al Liverpool, dove ritroverebbe anche Damiano, il vice dell’ex allenatore giallorosso, che, complice la provenienza francese, ha sempre avuto con lui un rapporto speciale. I Reds però non si sono fatti avanti né col giocatore né tantomeno con la società, così come l’Arsenal di Wenger o lo United di Ferguson, che pure, fin da quando Menez era un ragazzino, l’ha sempre stimato. Il contratto, in scadenza nel 2012 e che, per adesso, Jeremy non ha alcuna intenzione di rinnovare, porrà la nuova proprietà davanti a una scelta: venderlo subito (con clausola rescissoria da 25 milioni) o tentare il tutto per tutto per il prolungamento, in modo da non rischiare di perderlo tra dodici mesi a parametro zero.Così come sta succedendo per Mexes, senza dubbio il compagno che gli è più vicino e la cui probabile partenza potrebbe anche avere un peso nelle future decisioni di Menez.Il quale, nonostante gli ultimi recenti screzi con Borriello (vedi spogliatoi di Lecce) continua ad avere un buon rapporto col resto del gruppo: con Totti e De Rossi c’è affinità e ci sono anche cene insieme e dopo cena in qualche locale. Con Vucinic idem, anche se da quando Montella siede in panchina il francese è, di fatto, la riserva del montenegrino. Una situazione destinata a non durare a lungo, almeno a leggere le dichiarazioni del suo procuratore, Alain Migliaccio: «E’ normale che Jeremy sia deluso: con Ranieri era titolare fissomentre ora con Montella gioca meno. Ogni calciatore vorrebbe essere sempre in campo ma giustamente il tecnico fa le sue scelte. Menez - ha aggiunto Migliaccio - sta bene a Roma ed ha un ottimo rapporto con i compagni di squadra. Mi sembra prematuro parlare di una sua possibile cessione. Ha un contratto fino al giugno del 2012 e la suavolontà è quella di restare nella capitale. Dovremo capire poi chi sarà l’allenatore della Roma il prossimo anno. A fine stagione faremo un bilancio: qualora capissimo che il giocatore non dovesse rientrare nei piani del club, chiederemmo un incontro alla società per cercare altre soluzioni. Al momento comunque nessuna squadra mi ha contattato».
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