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La gara di baseball di DiBenedetto jr. Papà Thom fa il tifo e firma autografi

(Corriere della Sera – G.Piacentini) – E’ arrivato allo stadio di baseball dell’Acqua Acetosa pochi minuti prima delle 15.30, quando le squadre di Reggio Emilia e dell’Urbe Roma erano in campo per il riscaldamento.

Redazione

(Corriere della Sera - G.Piacentini) - E’ arrivato allo stadio di baseball dell’Acqua Acetosa pochi minuti prima delle 15.30, quando le squadre di Reggio Emilia e dell’Urbe Roma erano in campo per il riscaldamento.

Sugli spalti più spettatori del solito, assicurano gli habituè del baseball, tanti giornalisti e qualche bandiera della Roma. Dopo le faticose trattative di venerdì Thomas DiBenedetto, futuro presidente della Roma, si dedica alla famiglia. Il calendario del campionato di baseball ha messo di fronte la squadra di Reggio Emilia, dove gioca Thomas DiBenedetto jr, a quella Roma e papà Tom non si è voluto perdere la gara del figlio.

CONCENTRATO SULLA GARA DEL FIGLIO - Accompagnato dalla moglie Lydia, dal figlio piccolo Mark Antony, dalla solita scorta e da Mark Pannes, uno dei due manager (l’altro è Sean Barror) che nei giorni scorsi ha trattato ad oltranza con UniCredit per riscrivere gli accordi di Boston dello scorso 15 aprile per la cessione della Roma, Thomas DiBenedetto si è concentrato sulla gara del figlio (“dovrebbe giocare meglio di come sta facendo finora” ha detto tra il secondo e il terzo inning) ma non si è potuto sottrarre alle domande dei giornalisti e all’affetto dei tifosi presenti che gli hanno chiesto autografi (“non sono abituato a firmarne”) ma soprattutto di fare una Roma sempre più forte.

«NON LO SACCIO» - “Sono venuto per stare con la mia famiglia e per vedere mio figlio, non per fare una conferenza stampa” ha detto inizialmente, prima di concedere qualche battuta ai presenti. “Abbiamo lavorato duro con UniCredit, eravamo stanchi di andare avanti in questa trattativa ma ora siamo contenti e guardiamo verso il futuro”. Durante un’intervista di qualche tempo fa aveva dichiarato che la Roma non si costruisce in sette giorni. “Credo che ci vorrà più tempo. Quanto? Non lo saccio” risponde in un italiano maccheronico. Sui temi caldi in casa giallorossa non si sbilancia. “Sono a conoscenza della querelle Baldini-Totti” - dice senza far trasparire il suo pensiero – “De Rossi? Very good player. Ho visto Lamela con l’Under 20 dell’Argentina, ha fatto un gol favoloso”. Poi via a fare il tifo per Thomas jr, tra una telefonata e l’altra in cui, sicuramente, avrà parlato anche della Roma che sta nascendo. Una squadra che da sabato ha un nuovo portiere e che lunedì non avrà più Mirko Vucinic. Maarten Stekelenburg ha superato le visite mediche al Policlinico Gemelli e si può considerare a tutti gli effetti il nuovo numero uno della Roma. L’annuncio è arrivato dal sito internet della società olandese. “Sono felice di essere qui” le prime parole del portiere olandese, che poi è andato a Trigoria a conoscere i nuovi compagni e Luis Enrique. Lunedì Mirko Vucinic sarà a Torino per le visite mediche, poi diventerà un nuovo giocatore della Juventus. Alla società giallorossa andranno 15 milioni di euro.