(Il Romanista - G.Caccamo) - Una sfida che fino a pochi anni fa rappresentava la “super sfida” del campionato, oggi è quasi relegata a partita dell’ultima spiaggia,
rassegna stampa roma
La crescita della squadra è evidente
(Il Romanista – G.Caccamo) – Una sfida che fino a pochi anni fa rappresentava la “super sfida” del campionato, oggi è quasi relegata a partita dell’ultima spiaggia,
più per il trainer interista atteso a successi immediati, che per il tecnico asturiano all’inizio della sua avventura italiana e ben protetto e supportato dallo staff dirigenziale romanista. Luis Enrique sconvolge le fasce, e mentre l’ingresso di Borini suona anche come premio per le recenti ottime prestazioni dell’ex parmense, il totale ricambio dei due esterni bassi qualche problemino lo cre soprattutto con il troppo indisciplinato Taddei che soffre oltre misura le iniziative di Nagatomo prima e Zarate poi. Fino al 30’ del primo tempo, pur palesando la solita scarsa mobilità delle punte, (specie in Osvaldo) la si fa preferire sia per la manovra, più incisiva sull’asse Kjaer-PerrottaBorini, ma anche per le occasioni rete e per le parate che il portiere interista è chiamato a fare; grazie allo stesso Borini i tiri in porta son finalmente adeguati, per quantità e qualità alla capacità di possesso palla. Scopre di avere personalità la Roma, scopre che pur non riuscendo ad applicare alla perfezioni i dettami del proprio allenatore, l’d di base può pagare, a patto di non perdere la palla nelle zone nevralgiche del campo. Poche le sbavatu tattiche e dei singoli giocatori, che concedono agli attaccanti interisti solo tiri fuori della porta. La ripresa propone una squadra giallorossa ancora più convinta nei propri mezzi, quasi costantemente nella metà campo interista, proiettata con ottima convinzione verso la porta avversaria; la buona circolazione palla della Roma costringe l’Inter ad operare quasi solamente in contropiede, e le sue occ se le creeate; l’impressione è che i progressi della squadra giallorossa sono tangibili e non attengono esclusivamente al miglioramento della circolazione del pallone, finalmente anche le occasioni da gol so aumentate e diventate più pericolose; se la spinta degli esterni bassi è stata meno incisiva rispetto alla coppia dell’esordio (Rosi e Angel), l’asse centrale è apparso quasi perfetto, mettendo in forte imbaraz il reparto omologo neroazzurro; nel complesso a fine partita è assolutamente vero che il computo delle occasioni favorevoli è appannaggio dell’Inter, è pur sempre vero che le tre parate importanti le h compiute il portiere della nazionale brasiliana; è da questi aspetti positivi, dai sicuri elementi di crescit che il lavoro dell’allenatore romanista può guardare al futuro con nuovo ottimismo; agli evidenti ritard mancato rodaggio dei movimenti degli avanti, resta da perfezionare il modo di difendere sia tatticame che tecnicamente sugli attacchi dalle fasce. La crescita della Roma è palese ed evidente, il lavoro settimanale, finalmente con la rosa al completo e solo da pochi giorni darà certamente i suoi frutti, alla luce di una filosofia di gioco di forte appeal per i romanisti in particolare e del pubblico sportivo italiano
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