rassegna stampa roma

La coppia dei campioni

(Il Messaggero – M.Ferretti) – Radio mercato invita a una riflessione: quella che andrà in scena domenica sera allo stadio Olimpico, dovrebbe/potrebbe essere l’ultima sfida nella sfida tra Francesco Totti, il capitano della Roma, e Gigi...

Redazione

(Il Messaggero – M.Ferretti) - Radio mercato invita a una riflessione: quella che andrà in scena domenica sera allo stadio Olimpico, dovrebbe/potrebbe essere l’ultima sfida nella sfida tra Francesco Totti, il capitano della Roma, e Gigi Buffon, il portierone della Juventus.

Questo perché aumentano di giorno in giorno le indiscrezioni secondo le quali Buffon nella prossima stagione vestirà la maglia della Roma, primo regalo di Thomas R. DiBenedetto al club giallorosso. La coppia dei campioni, in attesa della Champions League. Buffon ha il contratto con la Juventus in scadenza nel giugno del prossimo anno e il club torinese ha poca voglia di rinnovarglielo (e il giocatore di prolungarlo): ecco perchè l’ipotesi che il portiere campione del mondo in Germania prossimamente venga messo sul mercato è quanto mai concreta. «Non so se resterà alla Juve», ha confermato ieri Silvano Martina, l’agente di Gigi. E la Roma, soluzione gradita assai allo juventino, si è già piazzata in prima fila. Al punto che lo stesso Totti, e come lui Daniele De Rossi, hanno cominciato a bombardare Buffon di sms: “Vieni con noi”, “Ti aspettiamo” e via scrivendo. Totti e Buffon sono amici di vecchia data, cioè dai tempi in cui, ancora ragazzini, erano le stelle dell’Under 18 azzurra di Sergio Vatta. Gigi aveva (ha) due anni meno di Francesco, ma già faceva parte di quella Nazionale insieme al pescarese De Sanctis e al romanista Caterini, portieri classe 1976 come il capitano della Roma. I due, poi, hanno giocato insieme nell’Under 21 e, di fatto, non si sono più persi di vista fino a Berlino, luglio 2006, abbracciati l’uno all’altro con la Coppa del Mondo tra le mani. Alla faccia della consolidata amicizia, Totti non si è mai preoccupato di far gol all’amico Gigi: la prima volta ci riuscì al “Tardini” il 30 novembre del 1997, quando Buffon indossava la maglia del Parma e la Roma era guidata da Zdenek Zeman. Poi, il 29 marzo dell’anno successivo, Totti gli ha segnato un gol bellissimo, stavolta all’Olimpico, con un cucchiaio in corsa di sinistro dal limite dell’area di rigore. Una delle più belle reti di Totti, arrivato a quota 201 in campionato.

A proposito: complessivamente, Francesco ha castigato Buffon nove volte (quattro gol targati Parma, cinque Juve), l’ultima delle quali a Torino, il 23 gennaio dello scorso anno, su calcio di rigore. Totti gli ha fatto gol di destro (avete presente il 17 giugno del 2001?), di sinistro, su calcio di punizione e su rigore, mai di testa. E, si sa, nel calcio, come nella vita, c’è sempre una prima volta... Ciò che Buffon non sopporterebbe assolutamente è un calcio di rigore con il cucchiaio: prima di un Roma-Juventus di qualche anno fa, i due vennero messi in diretta contemporaneamente da una radio privata romana, e il portiere juventino pregò l’amico Francesco di risparmiargli il cucchiaio in caso di tiro dal dischetto, «perchè non potrei proprio sopportarlo», il suo accorato appello via etere. Raccolto, ovviamente. E se Totti non si è mai preoccupato di etichettare Buffon come il miglior portiere mai avuto nella propria squadra, Gigi non si è fatto pregare per difendere pubblicamente Francesco dopo quel calcione rifilato dal capitano della Roma a Mario Balotelli, durante la finale di Coppa Italia del maggio dello scorso anno. «Francesco si è distinto sempre come grande giocatore, ma, soprattutto, come uomo. Ha sempre dimostrato di essere attento e premuroso, in ogni momento, nei confronti di chi soffre. Come? Lo sanno tutti. Ma io ci tengo a ripeterlo: sponsorizzando tantissime iniziative benefiche che non devo essere io ad elencare, soprattutto adesso e in questa sede. Francesco Totti, poi, ha sempre dimostrato un grande amore nei confronti di Roma e della sua gente. Un sentimento gigantesco. Se ha sbagliato l’ha fatto solo e soltanto per quello», scrisse Buffon in una lettera pubblicata da un quotidiano romanista. Che senso avrebbe, mister DiBenedetto, tenerli ancora l’uno lontano dall’altro?