(Corriere dello Sport - C.Mannisi) - «Fare risultato sia a Roma sia contro l’Inter? No, non è una missione impossibile ».
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La carica del Catania « A Roma per fare punti»
(Corriere dello Sport – C.Mannisi) – « Fare risultato sia a Roma sia contro l’Inter? No, non è una missione impossibile ».
Nicolas Spolli, pronto a rigettarsi nella mischia a distanza di oltre due mesi dall’infortunio al ginocchio rimediato in occasione del pareggio interno contro la Fiorentina, non pone limiti alla... Provvidenza. «No, non ne pongo - afferma deciso -noi ci crediamo, motivazioni ne abbiamo tante ed abbiamo anche qualità. Anche se, per come la vedo io, il risultato va anteposto al gioco. Sono concetti che sono condivisi da tutto il gruppo, perciò, piaccio o no, così siamo e così rimaniamo. Il recupero dopo l’infortunio? Mi sono ripreso bene, ma so di non essere ancora al cento per cento. Non voglio affrettare i tempi e rischiare una ricaduta, quindi continuo ad allenarmi per ritrovare la condizione per tornare in campo. Ovvio, spero di tornare pienamente disponibile il prima possibile». Intanto, con la partenza di Terlizzi, qualcuno assicura che qualcosa arriverà per il reparto arretrato del Catania. Lei conosce, ad esempio, Galeano? «L’ho visto in televisione, sembra un buon giocatore ma, non conoscendolo di persona, non lo consiglio né lo sconsiglio. Penserà la società a ciò che è giusto fare ed a ciò che serve al Catania». Catania che si accosta al 2011 con quali obiettivi? «Centrare il prima possibile la salvezza, poi, una volta messo da parte questo risultato, vedremo dove sarà possibile arrivare. Chiaro, possiamo ambire a posizioni di classifica più alte rispetto a quella attuale: ci proveremo». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il brasiliano Martinho, che però, di fronte alla domanda se pensa già alla doppia sfida con due corazzate del campionato come Roma e Inter, precisa: «In questo momento penso soltanto alla Roma ed a fare punti. Senza dubbio tanto la Roma quanto l’Inter sono grandi squadre, che schierano ciascuna due brasiliani molto forti: Simplicio e Lucio, due giocatori completi nei propri ruoli, ma che conosco soltanto per averli visti in Tv. Magari adesso mi capiterà di vederli più da vicino». «La mia avventura italiana?- prosegue il numero 20 rossazzurro -mi sono ambientato bene e la posizione che il mister mi ha trovato in campo, a sinistra, mi permette di sfruttare appieno le mie qualità, che sono quelle di aiutare la difesa e ripartire. So di dover imparare ancora molto dai miei compagni e quindi di poter crescere, ma so che è giusto fare un passo alla volta. Del resto all’inizio ho avuto qualche problema con la lingua, tanto che non capivo quel che il mister mi chiedeva di fare in campo e, non essendoci alcun compagno che parlasse portoghese, tutto era ancora più difficile. Ora ho imparato l’italiano ed, oltre a capirlo, inizio anche a parlarlo. La prima frase? Voglio mangiare tanto». Con la gara di domani, in ogni caso, si inizia un vero e proprio tour de force per il Catania. «Le prossime quattro partite saranno gare delicatissime e probabilmente metteremo in campo almeno tre o quattro moduli diversi. Questo richiederà grande applicazione, ma il mister ha le idee chiare».
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