(repubblica.it – M.Pinci) Tutto in un giorno. Il battesimo di Trigoria per Luis Enrique, con presentazione e primo allenamento della sua nuova squadra, coincide per data e orario con il primo giorno di lavoro a Roma per Tom DiBenedetto.
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Il benvenuto di Totti “Gli americani? Mai visti”
(repubblica.it – M.Pinci) Tutto in un giorno. Il battesimo di Trigoria per Luis Enrique, con presentazione e primo allenamento della sua nuova squadra, coincide per data e orario con il primo giorno di lavoro a Roma per Tom DiBenedetto.
Così, dopo una prima parte dell'estate trascorsa in attesa di segnali ufficiali, la nuova Roma inizia a prendere forma. Domani la presentazione davanti a stampa e telecamere di tecnico e presidente in pectore. Per ora, continua invece il riserbo: anche a causa di qualche momento di agitazione nelle ultime ore della trattativa. E arrivi imminenti. Ma intanto a spegnere gli entusiasmi ci pensa proprio l'uomo simbolo della Roma. Totti, parlando a Roma Channel, attacca più o meno velatamente la nuova gestione: "Non ho ancora capito chi resta e chi parte, non ho mai visto nessuno della nuova proprietà, spero solo che stiano lavorando nel verso giusto". Poi le aspettative per la nuova stagione: "Mi aspetto una grande squadra per una grande città - ha aggiunto Totti - cerchiamo di avere più continuità di risultati".
BATTESIMO PER LUIS ENRIQUE - Primo giorno di scuola a Trigoria. E, in assenza di nuovi acquisti (ma nel pomeriggio dovrebbe sbarcare a Roma José Angel), le attenzioni dei circa 100 tifosi arrivati per dare il bentornato alla squadra erano puntate tutte su Luis Enrique e il suo staff. Riunione con presentazione nello spogliatoio, prima di sottoporsi tutti - anche i tecnici - alla prova bilancia. Unico assente, rispetto alla lista divulgata ieri,Cicinho: il brasiliano, che inizialmente non avrebbe dovuto prendere parte al raduno (era convocato a Trigoria per sabato come Simplicio, Guberti, Barusso e Antunes), è stato avvisato ieri sera. Troppo tardi per essere in tempo a Roma. Totti e Greco i primi ad arrivare, poi tutti in campo ad ascoltare le direttive dirottate da Luis Enrique a De la Peña, interprete ufficiale del primo allenamento. Dove non è mancata la sorpresa: a lavorare con i portieri, Franco Tancredi, attuale preparatore dei numeri uno della nazionale Inglese. A brevissimo, Franco Baldini si occuperà di regolarizzare la sua situazione. ARRIVA KAMENI - Intanto, in attesa di comunicati, l'ex numero uno della Roma scudettata, assiste Curci, Lobont e Julio Sergio. In attesa di Kameni. Ad annunciarne l'arrivo imminente è Sabatini in persona: "Il suo arrivo è probabile - l'ammissione in piena regola del direttore sportivo - che significa qualcosa in più che possibile". Il motivo lo spiega lo stesso Sabatini: "Stekelenburg vale 8 milioni, è un grande giocatore, ma la nostra è stata una scelta tecnica". In questo caso, il parere decisivo sarebbe stato quello di Ivan De la Peña e, di riflesso, di Luis Enrique, che dell'ex regista dell'Espanyol si fida ciecamente (anche troppo). A risponderne, inevitabilmente, saranno loro". VERTICE ALLO STUDIO TONUCCI - Ieri notte, alle 23.30, DiBenedetto sbarcava a Roma scortato a vista dal servizio di security. Che, per l'occasione, tra fughe anticipate e avvisi fantasma, inventava addirittura depistaggi in stile CIA. Da stamattina, la riunione nella sede dello studio Tonucci insieme agli uomini della comunicazione di Open Gate: presenti oltre a DiBenedetto, anche l'avvocato Baldissoni, il presidente del cda romanista Cappelli e il ds Sabatini. Che ha spiegato: "Una società si confronta, c'è un vertice, stiamo rifinendo le strategie del club". Sabatini parla anche del suo futuro presidente: "DiBenedetto è strafelice di essere il presidente della Roma. Sa che c'è un percorso virtuoso da fare e secondo me lo stiamo interpretando bene". AGITAZIONE E PRESENTAZIONE - Lì si è continuato a parlare (anche) di argomenti affrontati ieri a Londra, dove le parti si sono incontrate per un vertice a cui era presente anche Franco Baldini. Discussione svolta di persona, lontano dalle pressioni della capitale, per ridurre i tempi tecnici che richiede l'invio volta per volta dei commenti reciproci sui termini del contratto di finanziamento della banca alla nuova società. Ma in cui non sono mancati momenti di agitazione. Tanto che DiBenedetto avrebbe persino perso la pazienza di fronte alla volontà della banca di ridiscutere interessi, tempi e modalità di rientro. Anche per questo, stamattina si è dovuto lavorare ancora. "Normali discussioni di una trattativa da definire in vista del closing", assicurano dalle scrivanie del summit. Anche perché già domani sarà proprio Cappelli, presidente formale del consiglio del club, a dare il benvenuto al futuro numero uno in una conferenza stampa. Che, tanto per fare un esempio, costerà alla società la metà di quanto non fu speso per la presentazione del progetto (progetto?) stadio con i Sensi.
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