rassegna stampa roma

Krasic e Matri stendono la Roma

(Leggo-Ed.Torino-T.Ormezzano) Nella domenica delle grandi sorprese, la Juve si riscopre bella all’Olimpico romano e sale sull’ultimo treno per l’Europa.

Redazione

(Leggo-Ed.Torino-T.Ormezzano) Nella domenica delle grandi sorprese, la Juve si riscopre bella all’Olimpico romano e sale sull’ultimo treno per l’Europa.

Il 2-0 rifilato alla Roma, combinato al passo falso dell’Udinese a Lecce, porta i bianconeri a otto punti dalla zona Champions. Sull’argomento Del Neri è chiaro: «Alla vigilia ho parlato di Europa ancora abbordabile. Abbiamo trovato continuità di risultati, possiamo lottare ma abbiamo perso per strada parecchi punti» Decisivi Krasic e Matri, oltre a un super Storari: il serbo segna con una sventola di destro su preciso cross di Grosso; il bomber raddoppia infilando Doni tra le gambe dopo un contropiede solitario. Nelle uniche due circostanze in cui Del Neri ha rinunciato al suo modulo-vangelo, il 4-4-2, la Juve ha sempre vinto. Chissà dove sarebbe oggi la squadra se avesse variato di più uno spartito tattico che ha spesso ingabbiato uomini e idee. Ancora Del Neri, che vuole prendersi qualche rivincita: «La Juve è proiettata verso un futuro importante e sono molto contento della prestazione della squadra». Con i giocatori contati, Del Neri ridisegna la squadra: Felipe Melo davanti alla difesa, attacco affidato a Matri. Juve imbottita di ex romanisti (Motta, Pepe, Del Neri e Aquilani che gioca coi parastinchi giallorossi) e romani (Grosso e Storari). Senza capitano (Del Piero), vice (Buffon) e vice del vice (Chiellini), la fascia passa a Marchisio, subito trascinatore. La Roma è pericolosa ma Storari è miracoloso, proprio come un anno fa con la Samp all’Olimpico. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per un’incornata di poco fuori di Grosso, un diagonale terra-aria a fil di palo di Vucinic, un altro prodigio di Storari su gran tiro di De Rossi e una conclusione di Matri sventata da Doni. Nella ripresa Grygera rileva Motta, fuori uso per un affaticamento muscolare (60° infortunio stagionale bianconero). La Roma si spegne progressivamente, se si esclude una spaventosa traversa colpita da Menez tra la prima e la seconda rete bianconera. La Juve è compatta e spietata quando si presenta in zona gol. Di nuovo grande con le grandi, e adesso con qualche speranza di rimonta Champions