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JUVE-ROMA, le pagelle dei quotidiani: è Vucinic mania

Ecco le pagelle dei quotidiani (sportivi e non) date ai giocatori della Roma dopo la gara contro la Juventus.

Redazione

Ecco le pagelle dei quotidiani (sportivi e non) date ai giocatori della Roma dopo la gara contro la Juventus.

Voti altissimi per Mirko Vucinic, il vero mattatore della serata: il montenegrino, grazie ad un gol di rara bellezza, ha guadagnato le prime pagine e la conferma di essere un campione di razza. Tutta la Roma conquista la sufficienza piena, protagonisti come Taddei, De Rossi e Mexes

meritano ben oltre il canonico "6 in pagella", e c'è da segnalare il "senza voto" dato da molti a Julio Sergio, spettatore non pagante della fredda serata di Torino.

 

 

CORRIERE DELLO SPORT (G. D'Ubaldo)

 

7,5 De Rossi - Comanda le operazioni da die­tro, sostiene la difesa e fa partire il contropiede. Al suo cospetto si infrange ogni ten­tativo della Juventus. Da una sua apertura arriva il gol di Vucinic e dalla sua punizio­ne il raddoppio di Taddei. Va ad aiutare Riise contro Kra­sic. Un paio di passaggi sba­gliati non scalfiscono una prestazione maiuscola

7,5 Vucinic - Gioca molto lar­go, senza dare punti di riferi­mento ai centrali bianconeri. Molte giocate di classe pura, un tiro velenoso che mette paura a Storari, un altro dal limite fuori misura. A volta sembra assentarsi dal gioco, ma porta in vantaggio la Ro­ma con una prodezza balisti­ca che appartiene al suo re­pertorio, con il pallone che sembra telecomandato

7 Ranieri ( all.) - Per la secon­da volta in tre incontri con la Roma si toglie la soddisfa­zione di vincere a Torino. Una lezione di calcio contro la società che lo ha mandato via

7 N. Burdisso - Concede poco ad Amauri e sfiora il gol con un potente stacco di testa. Si esalta nei corpo a corpo con Iaquinta

7 Taddei - Rincorre gli avver­sari senza sosta, dal suo cal­cio d’angolo una bella occa­sione per Mexes. Svolge una gran mole di lavoro sporco, nel recupero realizza il rad­doppio con una mezza rove­sciata

6,5 Cassetti - Non lascia spa­zio a Martinez, prestazione molto diligente.

6,5 Mexes - Non fatica nem­meno a fermare gli attaccan­ti bianconeri che a turno ca­pitano dalle sue parti. E co­me sabato scorso contro il Cagliari va vicinissimo al gol di testa. Sarebbe stato il rad­doppio pochi minuti dopo il vantaggio di Vucinic. Unico neo il possibile fallo da rigo­re su Del Piero

6,5 Riise -Ha molta libertà nel primo tempo, meno nel­la ripresa quando per argi­nare Krasic prova a giocare sull’anticipo.

6,5 Simplicio- Ranieri lo eso­nera dal turn over e lo piaz­za sul centrosinistra. Un pa­io di falli nei primi minuti, non è pronto sulla respinta difettosa di Storari, è la mi­gliore occasione che gli ca­pita quando si alterna con Perrotta nel ruolo di tre­quartista. Il colpo di testa al­l’inizio della ripresa è troppo fiacco, ma fa un gran lavoro.

6,5 Perrotta- Ha molto spazio per gli inserimenti, fa un po’ di confusione, ma ha senso tattico.

6 Menez- Ogni volta che par­te mette paura, ma gira trop­po al largo dalla porta. Non rientra in campo nella ripre­sa perchè toccato duro al quadricipite

6 Borriello- Entra nella ripre­sa e ha poche occasioni per mettersi in mostra, ma tiene palla e aiuta la squadra a re­spirare.

6 Julio Sergio- Una parata su Del Piero, qualche incertez­za nelle uscite.

6 Brighi- Molto combatti­vo, ruba palloni, prova a proporsi. Si arrende alla fi­ne del primo tempo per in­fortunio.

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT (M.Cecchini)

 

sv Julio Sergio Deve davvero annoiarsi: tutti i palloni che gli arrivano sono alti, larghi, lunghi, sconclusionati, flaccidi. Per un tiro vero se ne riparla in campionato.

6,5 Brighi S'incolla a Martinez e, insieme a Cassetti, non gli concede un metro per uno scatto. Poi sente « tirare » ed esce dopo 40'. Peccato, era efficace.

6 Simplicio Al suo ritmo, quanto basta per far perdere la bussola a Sissoko e manovrare con ordine in mezzo. E’ l'immagine della Roma: il massimo, senza strafare.

6,5 L’ALLENATORE Ranieri Incarta Delneri per 45' con Vucinic e Menez larghi, passa al 4- 3- 3 nella ripresa, forse poteva chiedere di più ai suoi.

6 Mexes Qualcuno gioca per lo 0- 0, lui non ci sta. « Cattivo » , sempre al limite ( e si becca il giallo), rischia quando su Del Piero potrebbe essere rigore. Ma averne così.

6 Perrotta Da trequartista dovrebbe sfruttare di più il corridoio che gli aprono Vucinic e Menez. Ripresa da mezzala, per sfiancare una Juve già sgonfia.

6 Cassetti Si aggiunge a Brighi per annullare Martinez, va sul liscio quando gli arriva Pepe, e chiude facile quando si ritrova davanti l'uruguayano ormai fuori giri.

7 IL MIGLIORE Vucinic In una partita che è un b- movie, il suo gol - proprio bello - dà almeno un senso al resto. Si sacrifica da esterno su entrambe le fasce.

6 Riise Lui e Pepe si fanno una partita a carte mentre il gioco passa a destra: comunque vince anche qui. Con Krasic è un'altra storia, ma basta un po' di concentrazione.

6,5 Taddei Dentro per Brighi, trasforma il rombo in 4- 3- 3 andando a destra. Piuttosto anonimo se nel recupero non si inventasse il gol in mezza girata.

6 Burdisso Di testa sfiora il gol, poi non deve faticare né quando Amauri vaga sperduto né quando la Juve cerca di affollare l'area. Basta soltanto stringersi un po’.

5,5 Menez Largo anche lui, se abbassa la difesa juventina rinuncia però ad affondare. Un po' si fa male, un po' sembra meno convinto di altre volte, comunque esce senza rimpianti.

7 De Rossi Protetto dalla mediana sempre in superiorità, può far girare palla in tranquillità. E s'inventa il lancio per Vucinic e l'assist a Taddei.

6 Borriello Neanche a lui serve il vestito delle occasioni migliori ma, dentro per Menez nella ripresa, tiene in apprensione i già preoccupati centrali bianconeri.

 

IL ROMANISTA (D.Giannini)

 

Julio Sergio s.v Stabilisce un record, quello di vincere a Torino senza fare neppure una parata. Anzi, una sì. Su Del Piero? Su Amauri? Su Iaquinta? Macché, se aspettava loro finiva per congelarsi. E allora corre a evitare l’angolo su un retropassaggio di Burdisso. Fine, stop, poi nulla. Si siede in poltrona e si gode il trionfo.

Cassetti 7 Grygera, Grosso, Pepe. Dategliene un altro che sennò non c’è gusto. Troppo facile per lui su quella fascia. Se li divora, anzi no, se li sgranocchia piano piano, senza fretta. Tanto è più forte di tutti quanti.Mura e riparte. Alla faccia delle mille partite giocate.

Mexes 8 Basta con squadre come Lazio, Cagliari (con tutto il rispetto) e la modesta Juve di ieri. Dategli qualcosa di più adatto alla sua potenza straripante. Sennò la prossima volta non si toglie nemmeno la tuta. E se segnava quel gol di testa c’era da prendere l’autostrada a piedi per andarlo a baciare. L’ultima volta che ha sbagliato qualcosa stavamo ancora a maniche corte. Romanista a vita? Poco.Meglio ancora farlo ministro degli Esteri.

Burdisso 7 Deve aspettare il novantesimo per fare il Burdisso: e dico 1, e dico 2, e dico 3. Triplo tackle volante al limite dell’area per tenere il vantaggio in attesa della meraviglia di Taddei. Prima? Era stato costretto a cercare gloria in avanti (colpo di testa fuori di nulla) per prendere un mezzo voto in più. Preso, meritato, tutto suo

Riise 7- Krasic chi? Se non fosse per i capelli biondi, il serbo scomparirebbe dietro quelli rossi di John. Uno sbiadito, l’altro fiammante. È anche una questione cromatica se vinci così a Torino.Anzi, rivinci, perché un anno fa ci aveva pensato lui. Stavolta resta dietro e non concede nulla a nessuno: spazza quando c’è da spazzare, controlla quando c’è da controllare. Quando la palla esce su quella fascia non si accettano scommesse: è roba nostra.

Brighi 6,5 Se quel passaggio di Vucinic dopo pochi secondi fosse arrivato a lui, poteva cambiare subito la partita. E invece è un po’ lungo e lui prova a guadagnarsi la pagnotta a modo suo: correndo e ripartendo. Lo fa, non sempre con precisione, ma quando perde palla vola a riprenderla. Poi si arrende a un problema all’adduttore

De Rossi 7 “Phil, je lo dico io” urla a Mexes che, a ragione, chiede giustizia a Damato. Je l’ha detto? Bah, forse. Sicuramente non perde mai la calma.Anche quando quelli a strisce farebbero saltare i nervi pure a un pacifista convinto. Resta lì nel mezzo a meditare la vendetta migliore. Quella che va servita fredda: due lanci, uno per Vucinic, uno per Taddei, che trasformano in diamanti il suo oro. Loro fuori, noi in semifinale ed ecco l’ennesima capriola sotto la curva.

Simplicio 6,5 Uno che ha battuto la Lazio potrebbe andarci leggero con la Juve. Non il Simplicio che abbiamo imparato a conoscere. Il primo intervento degno di nota è una “stecca” a Pepe, tanto per far capire che mica sono solo quelli in bianco e nero a poter picchiare. Poi va sul tiro di Vucinic come dopo quello di Adriano a Cesena, la mette in mezzo in cerca di un Pellegrino qualsiasi, e invece trova solo quelli della Juve che rinviano.A inizio ripresa ci prova di testa. Non va, ma stavolta non serve. Stavolta ci sono Vucinic e Taddei.

Perrotta 6,5 Un anno fa era andato faccia a faccia con Sissoko per far capire chi comanda. Stavolta non ce n’è bisogno. Lo ha visto il mondo intero chi è più forte. Tanto che, dopo un primo tempo di contenimento ad aspettare di bloccare qualcuno, va a impostare ed inventare. Una sola volta c’è bisogno di fare il solito Perrotta. Tackle duro, perfetto, e la ripartenza juventina non c’è più. La vittoria sì.

Menez 6,5 Alla fine ce l’hanno fatta i fabbri della Juventus (viene quasi da rimpiangere quella degli anni 80 che almeno sapeva giocare) a farlo fuori. Una, due, tre volte a cercare di matarlo e lui a saltarli come una gazzella. Per dieci minuti è il loro incubo, poi Damato permette che venga preso a calci. Esce e tutti pregano che non sia niente di grave. E quanto è bello vederlo tranquillo in panchina nella ripresa. La gazzella tornerà presto a correre.

Vucinic 8 Andiamo Mirko, andiamo. Urla, strilla. Diglielo a tutti che vogliamo andarci a prendere ’sta coppa, e poi il campionato e poi quell’altra che pare impossibile. Sembra, perché con uno come lui nulla è impossibile. Provano a metterlo ko come Menez, ma quelli della Juve commettono l’errore di ferirlo soltanto. E per loro è la fine. Perché Mirko si arrabbia e non fa prigionieri. Palla giù e parte un destro che è a metà tra la freccia di Robin Hood e una poesia. Facile per lui, fantascienza per chiunque altro.

Ranieri 8 Ferrara se ne è andato, Zaccheroni pure, Delneri sta lì ma la sua Juve prende una lezione dalla Roma. Ma non è che qualcuno a Torino ha ricominciato a mangiarsi le mani per averlo mandato via? Lui non guarda indietro, ma solo avanti.Al campionato, alla coppa, all’Europa. E’ giusto. E allora indietro ci guardiamo noi: doppia vittoria a Torino e 4 derby di seguito. Fategli una statua

Borriello 6,5 Anche nella serata in cui le luci della ribalta sono tutte su Vucinic e Taddei, lui fa il suo. Lottando, correndo, calmando i compagni più nervosi. Pienamente calato nello spirito Roma.

Taddei 7,5 Chiamate subito Roberto Pruzzo. Chiedetegli come ci si sente a segnare a tempo scaduto in rovesciata alla Juve. Quella era un’altra avversaria. Più forte. Ma lo stadio era lo stesso. Per non offuscare quella prodezza del bomber, Rodrigo sceglie l’altra porta. Ma è bello lo stesso. Si lancia in aria e colpisce. Bello, bello, bello. A Torino non capiranno mai quanto...

 

IL TEMPO (A.Austini)

 

Julio Sergio 6 Poco lavoro nel primo tempo. esce bene su Amauri  e non si fa sorprendere dal tiro di Del Piero deviato. Passa la ripresa a difendersi dal freddo

Cassetti 6.5 Controlla Martinez senza troppe difficoltà, nella ripresa il suo avversario diretto diventa Pepe, poi ancora Martinez e rimane sempre attento.

Mexes 6.5 Attento e «cattivo», viene ammonito per un'entrata dura su Del Piero. Storari gli nega lo 0-2.

N. Burdisso 5.5 Due svarioni in avvio che potevano costare cari, si scuote sfiorando il palo di testa nell'area avversaria. Un altro «liscio» a inizio ripresa: non era la sua serata.

Riise 5.5 Pensa soprattutto a contenere la «catena» di ex romanisti Pepe-Motta, in avanti non si vede mai. Poi dalle sue parti arriva Krasic e la sofferenza raddoppia.

Brighi 5.5 Quaranta minuti senza brillare prima di arrendersi a un infortunio.

De Rossi 6.5 Perno basso del centrocampo, governa le operazioni e fa sentire i tacchetti quando serve. Serve a Taddei l'assist del raddoppio.

Simplicio 7 È uno di quelli che sta meglio. Fa un gran lavoro di contenimeto sul centrosinistra e non disdegna la giocata. Utilissimo.

Perrotta 6 Trequartista a modo suo, è più utile nel pressing sul portatore che nelle azioni della Roma. Si sposta sul centrodestra nella ripresa e continua a macinare chilometri.

Vucinic 7.5 Palla al piede fa quello che vuole, ha due occasioni per colpire nel primo tempo, si tiene la magia nella ripresa: un gol bellissimo dei suoi che basta e avanza per le semifinali.

Menez 6.5 Intesa perfetta con il montenegrino, si allarga spesso a destra per andare a colpire Grygera. Ma va ko nel finale di primo tempo.

Taddei 7 Prende il posto di Brighi e si piazza nel rombo prima di passare a destra. Si fa notare subito per un fallo su Del Piero. Non smette mai di correre come sua abitudine e regala la perla del raddoppio.

Borriello 6 Dentro a inizio ripresa, serve subito un assist a Simplicio. Si tiene i gol per Bologna e aiuta la squadra a salire.

Ranieri 7 Tiene ancora fuori un attaccante pensando ai supplementari e al campionato. Gli infortuni di Brighi e Menez lo costringono a mettere dentro Taddei e Borriello prima del previsto. La sua Roma controlla la partita e colpisce al momento giusto. La vendetta sulla Juve continua

 

IL MESSAGGERO (M.Ferretti)

 

JULIO SERGIO 6 Reattivo in uscita bassa su Amauri, essenziale in tuffo su Del Piero nel primo tempo. Ripresa da spettatore o quasi. Ai limiti del non giudicabile.

CASSETTI 6 Ha il piede particolarmente ruvido, così non brilla sia in fase difensiva che in quella offensiva. Sale un po’ nella distanza, con un paio di buone chiusure in acrobazia.

MEXES 7,5 Prestazione attenta per annullare Amauri (poi Iaquinta) e anche Del Piero, che parte da lontanissimo. Storari con una prodezza gli nega il gol su colpo di testa. Imbarazzante, per dirla alla Spalletti.

N. BURDISSO 7 Un paio di chiusure alla sua maniera, un gol sfiorato di testa su azione di calcio d’angolo. Nella ripresa sostanza e vigore, su ogni pallone.

RIISE 7 Battaglia per un tempo con Pepe, cercando di spingere costantemente in avanti. Poi gli tocca Krasic e lo riduce ai minimi termini.

BRIGHI ng Mediano alla destra di De Rossi, è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare a pochi minuti dalla fine del primo tempo.

DEROSSI 7,5 E’ il fulcro del centrocampo della Roma, colui che tenta - riuscendoci alla grande - di legare i reparti e di dare ordine alla manovra. Da applausi il lancio che innesta Vucinic-gol. Suo anche l’assist per Taddei-gol. Immenso.

SIMPLICIO 7 Mediano alla sinistra di De Rossi, ha buon palleggio e buona sostanza. Poco cattivo in zona tiro, però. Ma tanta roba...

PERROTTA 7 Teoricamente trequartista alle spalle del due punte, in fase di non possesso aiuta i tre mediani a difendere. Ripresa da centrale di centrocampo con raddoppi in ogni angolo del campo e su ogni pallone.

VUCINIC 7,5 Parte largo a destra, gioca di fino, scalda le mani a Storari con un tiro dal limite. Con Borriello dentro, si sposta a sinistra. E da sinistra supera Storari con un delizioso destro a girare sul secondo palo.

MENEZ 6,5 Tacco e punta, spinge dalla parte dell’ex Motta, combina spesso con Vucinic, guizzi e pause. Esce nell’intervallo dopo esser stato toccato duro da Pepe.

TADDEI 7,5 Rileva Brighi, assumendone i compiti tattici. Copertura tattica da copione e un gol da cineteca al volo in girata. Uno splendido mix di classe e tecnica.

BORRIELLO 6,5 Dall’inizio della ripresa per Menez, dà sostanza centrale all’attacco della Roma. Dialoga bene con i compagni e tiene impegnati i due centrali di Del Neri.

RANIERI 7,5 Cambia qualche pedina, ma non il sistema di gioco, cioè il 4-3-1-2. Ma nel secondo tempo si sistema con il 4-1-4-1 e la partita, di fatto, non ha più storia. Impartisce una severa lezione al suo collega Del Neri.