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Julio Sergio stop, è in dubbio Se non ce la fa è pronto Doni

(Il Romanista – P.Bruni) – La contestazione di domenica ha lasciato il posto ad una mattinata tranquilla. Sole e pochi tifosi fuori dal Bernardini hanno accompagnato la Roma nel secondo allenamento post Napoli.

Redazione

(Il Romanista - P.Bruni) - La contestazione di domenica ha lasciato il posto ad una mattinata tranquilla. Sole e pochi tifosi fuori dal Bernardini hanno accompagnato la Roma nel secondo allenamento post Napoli.

Ammainate mestamente le speranze tricolori, le attenzioni si spostano verso la Champions League. Domani con lo Shakhtar i giallorossi sono chiamati a dare un segnale di vita e giocarsi, con voglia, tutte le chance di passaggio del turno. Ci sarà da soffrire, gli ucraini sono una squadra da tenere sott’occhio, pericolosa se non pressata e molto veloce nelle ripartenze. Quale sarà, però, la formazione che Ranieri deciderà di spedire in campo? Partiamo dalle certezze: dopo aver scontato le rispettive squalifiche in campionato, torneranno a disposizione sia Mexes, sia Nico Burdisso. La retroguardia, con molta probabilità, poggerà sulle loro spalle. Freschi e riposati, i due difensori faranno coppia centrale e spediranno in panchina il compagno Juan, costretto nelle ultime settimane a svolgere gli straordinari. In porta, invece, è sorto un fastidioso inconveniente: Julio Sergio ha abbandonato l’allenamento per una distorsione alla caviglia. Difficile capire la reale entità del problema anche se ci sono molti dubbi su una sua presenza in campo. In caso di parere negativo da parte dello staff sanitario, spazio a Doni fra i pali.

Sulle fasce, invece, non dovrebbero esserci dubbi: Cassetti a destra e Riise sulla corsia opposta hanno la maglietta assicurata. O quasi. Da non sottovalutare la pista che porterebbe a Castellini sulla sinistra. Un’idea che balena nella testa dell’allenatore di San Saba da qualche giorno e che potrebbe diventare concreta se decidesse di dare una scossa al gruppo inserendo forze fresche. Consueto discorso a parte per il centrocampo e l’attacco: i due reparti che soffrono maledettamente i ripetuti cambi di modulo. Visti gli scarsi risultati col Napoli, il tecnico potrebbe mettere da parte il 4- 4-2 e puntare su uno schieramento più offensivo. Ragionando su quest’ultima ipotesi, la mediana verrebbe disegnata, sicuramente, sugli scarpini di De Rossi e Perrotta. Per il terzo posto disponibile, il ballottaggio sarebbe tra Taddei, Fabio Simplicio, Greco e Brighi. E poi c’è Pizarro, che tornerà a far parte dei convocati dopo più di due mesi, ma sembrerebbe quello con meno chance di esserci nell’undici di partenza. Probabile, infatti, uno spezzone di gara per il Pek e l’impiego definitivo domenica prossima a Genova. In avanti, considerando le scelte fatte sabato sera con la squadra di Mazzarri, appaiono praticamente scontati i rientri dal primo minuto di Totti e Menez. Insieme al capitano e al francese, lo “spareggio” fra Borriello e Vucinic. Il montenegrino ieri è stato colpito da un virus gastrointestinale e da qualche linea di febbre, una improvviso contrattempo che potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso l’ex centravanti del Milan.