(Il Romanista - P.Bruni) - Quello di ieri, per Juan, doveva essere il giorno del ritorno in gruppo dopo le quarantotto ore di riposo ordinate dal professor Castellacci, il medico che lo ha in cura per l’infiammazione al tendine rotuleo e che lunedì l’ha sottoposto ai fattori di crescita.
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Juan fermo, ma stringerà i denti
(Il Romanista – P.Bruni) – Quello di ieri, per Juan, doveva essere il giorno del ritorno in gruppo dopo le quarantotto ore di riposo ordinate dal professor Castellacci, il medico che lo ha in cura per l’infiammazione al tendine...
Doveva. il brasiliano, tuttavia, dopo la sfortunata partita con la Sampdoria, non si è più visto in campo. Fisioterapia e qualche esercizio mirato sono stati il suo pane quotidiano, una scelta obbliga per cercare di averlo disponibile col Cesena. Proprio al Manuzzi, salvo sorprese, l’ex Bayer Leverkusen affiancherà Nico Brudisso al centro della difesa. Con Mexes fuori causa per la noiosa elongazione alla gamba destra e Guillermo Burdisso non proprio al primo posto nei pensieri di Ranieri, Juan stringerà i denti e risponderà presente. La sfida in Romagna è troppo importante per fare a meno di lui, specialmente di fronte ad una squadra che con Jimenez e Giaccherini fa della velocità l’arma migliore. Per il brasiliano, inoltre, sarà l’occasione giusta per sbloccarsi psicologicamente dopo gli errori commessi a Marassi e costati ai giallorossi i tre punti. Il suo ultimo periodo, purtroppo, non è stato semplice, sia sotto il profilo personale, sia sotto quello sportivo. I primi di dicembre, mentre era col resto del gruppo all’aeroporto di Fiumicino per imbarcarsi verso Verona, fu raggiunto da una telefonata, una comunicazione che gli impedì di giocare contro il Chievo e lo costrinse a tornare indietro dalla moglie. Neppure con l’anno nuovo i guai sono mancati. Già nella contestata vittoria contro il Catania del 6 gennaio scorso Juan commise un paio di leggerezze che avrebbero potuto indirizzare quell’incontro (poi vinto dalla Roma per 4 a 2 in rimonta) a favore dei ragazzi di Giampaolo. Una marcatura poco efficace sul gol di Silvestre e un errore di valutazione in fase di fuorigioco sulla successiva rete di Maxi Lopez rischiarono di mandare a picco la Magica. Ora, però, Juan vuole voltare pagina e far girare la ruota. Le critiche di questi giorni gli hanno fatto male e le lacrime versate nello spogliatoio del Ferraris subito dopo il fischio finale dell’arbitro Brighi, sono diventate un lontano ricordo. A Cesena, se la fortuna glielo permetterà, avrà la sua occasione di riscatto. Quella che aspetta da domenica scorsa e che non vuole farsi sfuggire. Perché gli errori di Juan sono sempre di meno rispetto a tutti i gol che riesce ad evitare.
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