(Il Romanista - V.Valeri) - Nella Roma c’è bisogno di rinforzi in mezzo alla difesa, ormai è un tormentone dal quale difficilmente ci si libererà. Anche perché è una considerazione supportata dai dati di fatto: non c’è più Mexes e dopo Juan e Burdisso è il vuoto a fare da padrone.
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Jorgensen: il fisico, la corsa… Quell’intervento d’applausi su Messi
(Il Romanista – V.Valeri) – Nella Roma c’è bisogno di rinforzi in mezzo alla difesa, ormai è un tormentone dal quale difficilmente ci si libererà. Anche perché è una considerazione supportata dai dati di fatto: non c’è più...
Walter Sabatini è attivo su più fronti: sta cercando di convincere il Wolfsburg a mollare Simon Kjaer, chiacchiera con Petrachi per Angelo Ogbonna, sfruttando l’interessamento del Toro per Stefano Guberti. Savic, montenegrino, è appena passato dal Partizan Belgrado al Manchester City, quindi è stato depennato dalla lista. Uno che è sul tavolo del ds giallorosso da diversi mesi, invece, è Mathias Jorgensen, danese di origini gambiane, classe ’90, in forza al Copenhagen. Già quando Sabatini aveva il quartier generale a via Cavour, nell’ormai famigerato studio «prestato da un amico», il dvd del difensore era inserito nella pila di quelli “interessanti”. Forte fisicamente, si sta distinguendo nella Superliga del suo paese ed è ormai parte integrante della nazionale di Morten Olsen, selezionatore in sella dal 1970, esclusa la parentesi dal 1990 al 2000. Secondo quanto dichiarato a Romanews.eu dal procuratore Darryl Powell, l’intenzione di Jorgensen è quella di lasciare la Danimarca per confrontarsi con palcoscenici più intriganti. Il contratto del ragazzo scadrà tra un anno e non sembra ci siano stati abboccamenti tra lui e la società per discutere del rinnovo.
GIOVENTU’ AL B.93 La storia sportiva di Mathias ha inizio prestissimo, a soli 4 anni. Nato a Copenhagen il 23 aprile 1990, inizia a prendere confidenza col pallone in un piccolo club della città, il Boldklubben af 1893, conosciuto semplicemente come B.93. È lì che molti talenti danesi muovono i primi passi, tra loro anche Dannis Rommedahl, ex Ajax e attualmente all’Olimpiacos. Con i biancoblù, costantemente nella serie B nazionale dopo un glorioso passato finito a metà Anni 40, rimane per dodici anni, esordendo in prima squadra e scendendo in campo 10 volte, senza gol. La sua fisicità (191 cm per 80 kg), l’eleganza nei movimenti e la bravura nel contenere anche gli attaccanti più ostici, convincono la dirigenza del Copenhagen a puntare su di lui, cosicché il 26 giugno 2007, quando Mathias ha appena 17 anni, viene messo sotto contratto fino al 2010. Iniziano tutti a chiamarlo Zanka, per la somiglianza incredibile con uno dei personaggi del film “Cool Runnings”, Zanka Coffie, interpetato dall’americano Douglas Bourne; il film, datato 1993, racconta la storia della nazionale giamaicana di slittino impegnata alle olimpiadi invernali del 1988, ad Alberta.
SUPERLIGA E CHAMPIONS LEAGUE Per Mathias si aprono, quindi, grandi scenari. Anche se il Copenhagen è un piccolo club, le ambizioni sono enormi e lo conducono a diventare la realtà più vincente del panorama calcistico danese. I Leoni nascono solo 19 anni fa, ma subito conquistano il titolo. Dopodiché, calma piatta fino al 2001, quando iniziano a fare man bassa di trofei: 8 scudetti, 2 coppe nazionali e due supercoppe. Dopo il titolo del 2008/2009, accedono ai Preliminari di Champions, ma vengono fatti fuori dall’Apoel Nicosia, che ribalta l’1–0 dell’andata e ricaccia i nord europei in Europa League. L’anno dopo, ancora titolo nazionale e stavolta il Copenhagen supera lo scoglio delle eliminazioni ed entra nel girone con Rubin Kazan, Panathinaikos e Barcellona. Riesce, per la prima volta nella sua brevissima storia, ad approdare negli ottavi finali al cospetto del Chelsea. Jorgensen è sempre protagonista, affronta i vari Messi e Drogba con personalità, registrando ottime prestazioni. Nonostante la giovane età e la poca esperienza, insieme ai suoi compagni rende difficile la vita ad avversari ben più quotati e blasonati. Dal suo esordio, il 29 settembre 2007 contro il Lyngby, Zanka - come viene segnalato anche nei tabellini ufficiali – di strada ne fa tanta. Nel primo campionato con i Campioni di Danimarca disputa 13 gare con 1 gol, il caso vuole proprio contro il Lyngby nel girone di ritorno. L’anno successivo è titolare, vede il campo 20 volte in Superliga e 10 in Coppa Uefa, non segna mai ma questo non è il suo compito. Mister Solbakken ha sempre più fiducia in lui, non prescinde dalla sua presenza in mezzo alla difesa; la crescita di Zanka va di pari passo con quella del club, che fa il suo esordio nell’Europa che conta, anche se si ferma all’anticamera. Jorgensen aumenta il suo bottino personale, vedendo la porta ben 4 volte in campionato e una nei Preliminari di Champions.
SFIDA ALLE STELLE Il 2 novembre 2010 i danesi ospitano il Barcellona nel ritorno del girone eliminatorio. Lo stadio è tutto esaurito (47mila spettatori) e i bianchi sognano il colpo. Zanka deve vedersela con Villa e Messi, quest’ultimo segna il momentaneo vantaggio, ma dura poco perché i padroni di casa ottengono immediatamente al pari. È una serata ricca d’emozione per il difensore di origini africane, ma questa non gli impedisce di disputare un’ottima gara, fondamentale per la qualificazione agli ottavi. Da quel girone, rimarranno indelebili per i tifosi dei Leoni le vittorie contro il Panathinaikos in Grecia e contro il Rubin, ma per Mathias e per i suoi compagni ci sarà sempre spazio per il pareggio casalingo contro i blaugrana.
SGUARDO ALL’ITALIA Con 82 match nella Superliga, 17 tra Uefa e Champions League, 8 reti totali e rapporti sempre positivi sul suo conto, Mathias Zanka Jorgensen, 21 anni e 191 centimetri di potenza e intelligenza tattica, sembra essere pronto per il salto di qualità. Il suo procuratore Powell, come detto, apre a un suo trasferimento: «Vuole lasciare il Copenhagen – ha dichiarato a Romanews.eu – per provare una nuova esperienza. In queste settimane ho parlato con diversi grandi club. La Roma? Non dico nulla, solo che i giallorossi sono una prospettiva allettante. A decidere sul suo futuro, però, è solo il Copenhagen, che potrebbe anche volerlo tenere fino a fine contratto. Il valore? Circa 3 milioni, ovvero quanto alcune società hanno già offerto, ma non so se i danesi accetteranno». L’alternativa, per i Campioni di Danimarca, è perdere un ottimo difensore a zero. Da Trigoria, su questo, non possono dare consigli, ma sicuramente aspetteranno gli sviluppi del mercato. Zanka è un difensore giovane ma già pronto e come alternativa a Juan e Burdisso può sicuramente dire la sua
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