(Il Romanista - E Masetti) Un ritorno di fiamma. Non si può definire in altro modo l’interesse della Roma per Mauricio Isla, esterno (sia alto sia basso), dell’Udinese.
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Isla alla Roma? Adesso si può
(Il Romanista – E Masetti) Un ritorno di fiamma. Non si può definire in altro modo l’interesse della Roma per Mauricio Isla, esterno (sia alto sia basso), dell’Udinese.
Il giocatore, già un anno fa, era stato vicino alla Roma, poi Daniele Pradè fu costretto a interrompere la trattativa per il costo troppo elevato dell’operazione. Non che il costo del giocatore sia sceso, considerando il buon campionato suo e dell’Udinese, ma adesso la situazione è diversa. Primo: la Roma ha più liquidità. Secondo: nella trattativa, che parte da una base di almeno 9 milioni, si possono inserire diversi giocatori, che interesserebbero alla società friulana.
Lui a Roma verrebbe volentieri, nonostante la Champions appena conquistata a Udine, soprattutto perché a 23 anni vorrebbe una squadra con ambizioni diverse che possa dargli anche uno stipendio maggiore: la famiglia Pozzo, fino al 2014, gli garantisce un compenso di poco inferiore al mezzo milione di euro, mentre a Trigoria potrebbe arrivare anche al doppio. Appena risolta la questione allenatore, Sabatini cercherà di capire se ci siano o meno i margini per chiudere.
Che il giocatore gli piaccia non è un mistero, essendo Isla uno dei talenti più puri, Sanchez escluso, del calcio cileno. Isla, d’altronde, è uno abituato a colpire chi lo vede giocare dal vivo. Successe così anche nel 2007, durante il Mondiale Under 20 in Canada. Aveva la fascia di capitano al braccio e portò il Cile alla conquista di uno storico terzo posto. Mise in fila gente che si chiama Cavani, Pato, Sanchez, Aguero, Coentrao, Di Maria e Marcelo.
Difensore esterno di grandi qualità, all’occorrenza anche centrocampista centrale o esterno destro alto, classe 1988, dopo le grandi prestazioni del Mondiale Under 20, sembrava a un passo dal Porto, che fece carte false per portarlo in Portogallo. L’Udinese lo bruciò sul tempo, portandosi a casa anche Sanchez. Nativo di Buín, ha iniziato la carriera nell’Universidad Catolica, grazie al suo scopritore Alfonso Garcés. Giocava da centravanti, poi fu retrocesso in difesa per il fisico. Non legò col tecnico della prima squadra, Josè Guillermo del Solar, che non lo fece mai esordire. I suoi esordi li racconta così: «Sono diventato centrocampista perché il mio allenatore in Cile, Josè Sulanty, diceva che mi avrebbe sostituito se non avessi superato almeno tre volte la metà campo durante la partita. Iniziai a segnare qualche gol e poi sono stato spostato di qualche metro. Adesso posso giocare in tanti ruoli».
Una duttilità che farebbe molto comodo alla Roma, come ben sa il suo agente Leo Rodriguez che a Teleradiostereo ha detto: «A breve incontrerò i dirigenti bianconeri, bisogna capire le intenzioni del club, anche perché la grande novità di quest’anno è la partecipazione alla prossima Champions League, quindi nelle ambizioni dell’Udinese potrebbe anche esserci la volontà di confermalo. Isla ha altri quattro anni di contratto, il prezzo del cartellino lo fa il mercato. Adesso con la Roma non ci sono trattative».
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