(Il Tempo - T.Carmellini) Le tensione s'è sciolta come neve al sole (ma non siamo a fine luglio!?) e la trattativa per la cessione definitva della Roma sembra avviarsi verso la conclusione senza ulteriori intoppi.
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Intesa vicina, ma il closing può slittare
(Il Tempo – T.Carmellini) Le tensione s’è sciolta come neve al sole (ma non siamo a fine luglio!?) e la trattativa per la cessione definitva della Roma sembra avviarsi verso la conclusione senza ulteriori intoppi.
Ieri riunione fiume tra i vertici di Unicredit e i manager Sean Barror e Mark Pannes del Raptor Accelerator, il fondo di investimento che fa capo a James Pallotta, «scortati» dai legali italiani della cordata americana, con varie call conference con gli Usa: presente anche il presidente ad interim della Roma Cappelli. Le due parti sono davvero vicine, ma non c'è ancora l'accordo definitivo (che potrebbe arrivare nelle prossime ore) per spianare gli ultimi spigoli comparsi nella trattativa. Ma nulla a Roma è scontato, così come il fatto che si riesca a fare il closing entro la data del 29 «chiamata» da Unicredit. Come già detto il termine ultimo può slittare ancora, e l'Assemblea dei Soci in programma lunedì 1 agosto (e non procrastinabile), non sarebbe eventualmente un problema: tecnicamente si può chiudere anche il 2 o il 3 agosto.
Da segnalare inoltre che i due manager americani piombati a Roma avrebbero portato anche degli studi che dimostrerebbero come, in fatto di sponsor e risolti alcuni attuali accordi, non sia difficile far entarre nella casse giallorosse qualcosa attorno 25 milioni di euro per i prossimi due anni. Solo un primo passo s'intende, ma è il segnale (un bel segnale) chiaro di come «questi signori» si muovano in tutt'altro modo rispetto al passato.
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