rassegna stampa roma

Intervento ok. Forza Burdisso!

(Il Romanista – C.Zucchelli) Nella sua stanza al primo piano di Villa Margherita, clinica privata su via Nomentana a due passi dalla Luiss, batte il sole.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) Nella sua stanza al primo piano di Villa Margherita, clinica privata su via Nomentana a due passi dalla Luiss, batte il sole.

L’intervento è terminato da poco, l’umore di Nicolas Burdisso è buono. Il medico che l’ha operato infatti dice: «Il suo carattere sarà fondamentale nella riabilitazione». Nella stanza c’è un televisore. Ieri Nicolas ha visto le partite: un giro su tutti i campi nel pomeriggio, Roma- Lecce, neanche a dirlo, la sera. La voglia di stare in campo coi compagni, anche quella, neanche a raccontarla. Per tornare a giocare ci vorranno almeno sei mesi, anche se lui cercherà di bruciare le tappe. Lo sanno i medici, lo sa l’Argentina e lo sa, soprattutto, la Roma. Anche ieri accanto a lui, con la visita di Walter Sabatini: «I tempi di recupero saranno lunghi ma è secondario: l’importante è che l’intervento sia andato bene e che Nicolas tornerà a giocare - le parole del ds - lui è importantissimo per i compagni, ci mancherà. Se andrà magari nello spogliatoio con loro? Non lo so, in caso ce lo porterei anche io». Sabatini ha parlato a lungo col giocatore e con la famiglia, rassicurandoli - se mai ce ne fosse bisogno - che la Roma lo seguirà ogni giorno da qui a quando rimetterà piede in campo. Questa è una certezza. Meno ce ne sono invece su un suo possibile sostituto e su un indennizzo da chiedere alla federazione argentina: «Dobbiamo valutare, ma non me ne devo occupare io. E’ presto per dire se dobbiamo tornare o no sul mercato a gennaio: sicuramente mancherà un giocatore fondamentale ma stiamo decidendo se intervenire o meno su quel reparto».

Burdisso, come detto, è atteso in campo tra sei o sette mesi. Ce la farà per il ritiro precampionato del prossimo anno, ma il sogno è quello di giocare qualche minuto delle ultime partite di questa stagione. Adesso dovrà portare un tutore per tre settimane, poi inizierà la riabilitazione vera e propria. I medici (il professor Cerulli che lo ha operato, Daniel Martinez della federazione argentina e il dottor Gemignani, responsabile sanitario della Roma) non hanno dubbi sul completo recupero: «Siamo soddisfatti: la lesione è particolare perché comprende sia i legamenti che l’osso - ha spiegato Cerulli al termine delle quasi due ore di intervento - I menischi sono stati disinseriti e riattaccati. La lesione dell’osso è stata fissata. Tempi di recupero? 6-7 mesi, ci vuole tempo perché la frattura consolidi e perché il legamento guarisca. Sono state messe due viti (una riassorbibile e l’altra no) per la sostituzione del crociato posteriore, mentre la frattura del piatto tibiale è stata ridotta, sollevata e poi stabilizzata. Terrà un tutore per 3 settimane, dopo comincerà la riabilitazione, anche se già adesso lui muove la gamba facendo degli esercizi specifici ». Secondo il dottor Gemignani «Nico ha un carattere ed un fisico molto forte e quindi siamo tranquilli. Ora si farà le vacanze meritate in Argentina con la famiglia e poi comincerà qui a Roma la rieducazione. I tempi di recupero? E’ difficile stabilirlo, però la voglia di Burdisso e il suo carattere forte aiuteranno molto sui tempi».