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Inter, Juventus e Roma le big che devono ricominciare

(repubblica.it – F.Bocca) Lo scudetto del Milan – ormai siamo al conto alla rovescia – segna una svolta importante nel calcio italiano.

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(repubblica.it - F.Bocca) Lo scudetto del Milan – ormai siamo al conto alla rovescia – segna una svolta importante nel calcio italiano.

Il titolo numero 18 dei rossoneri ferma a cinque la serie di scudetti consecutivi dell’Inter; la rinascita della Juve non si è ancora vista pur essendo ormai attesa da cinque anni; la Roma ha sbattuto pesantemente la faccia sulle proprie illusioni decidendo di affidarsi addirittura a mani americane, dopo essere arrivata ben sei volte seconda dopo lo scudetto vinto esattamente dieci anni fa. Per cambiare la storia Berlusconi ha dichiarato di “aver investito ben 70 milioni nell’ultima gestione”. Ma non è solo una questione di soldi, anche altri hanno speso molto – non così tanto ma comunque molto – per non riuscire però a raggiungere il traguardo.

L’Inter di Moratti sperava di potersi sottrarre, per una volta, a questo braccio di ferro, ma è bastato un anno di riflessione sul mercato, il pensare anche solo per mezza estate di avere la squadra migliore al mondo, che le indecisioni le sono costate care. Squadre che sono splendidi puzzle di campioni (da Milito a Sneijder, da Eto’o a Maicon) e non sono tenute unite da un forte senso di appartenenza – tranne poche eccezioni come Zanetti e Cambiasso – si autocondannano a rinnovarsi sempre.

Ogni anno i giocatori possono andare a strappare contratti migliori altrove e al loro posto ne servono altri più affamati di altri soldi e altri successi. L’Inter – come il Milan di oggi del resto – non è tenuta insieme da un’idea forte, da un gruppo di giovani che cresce insieme, è un insieme di magnifici solisti. Il disperato sprint finale della Juve, quel residuo di orgoglio di grande squadra che la spinge a battersi per l’ultimo posto rimasto in Champions, non può nascondere che è settima (al momento) come lo scorso anno e che si trova a 21 punti dal Milan. Quali prospettive possono esserci di coprire questo svantaggio se da quando è tornata in A è andata sostanzialmente peggiorando (3a con 72 punti nel 2008 e 2a con 74 l’anno successivo) invece di migliorare? La foto al palo d’arrivo rischia di essere impietosa.

I progetti di Inter, Juve e Roma prevedono di spendere molti, molti milioni per tornare il prima possibile ai posti che sono stati loro tolti loro non solo dal ricco e potente Milan berlusconiano, ma anche da squadre meno ricche come Napoli, e forse addirittura Lazio o Udinese. Le tre big dimezzate sono l’altra faccia del giusto e meritato scudetto rossonero.