(Il Messaggero – R.Renga) Dopo la chiusura del calciomercato ecco i voti alle venti squadre della serie A ai nastri di partenza:
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Inter e Napoli le anti-Milan. Roma? Pochi centrocampisti
(Il Messaggero – R.Renga) Dopo la chiusura del calciomercato ecco i voti alle venti squadre della serie A ai nastri di partenza:
ATALANTA4 Si parte con la palla al piede della penalizzazione. Già era messa male, figuriamoci adesso. Dall’entusiasmo si passa alla depressione. Il mercato, contenuto e sobrio secondo lo stile della società, non ha contribuito a ridare adeguato sollievo. Brighi darà una mano. BOLOGNA 5,5 L’allenatore è nuovo, Bisoli. Ha pagato pegno l’anno scorso a Cagliari. Avrà capito che certe volte mediare è segno di intelligenza. Il pezzo forte è sempre Di Vaio, per il quale, come per tanti suoi coetanei, i trentacinque anni non contano. Diamanti e Acquafresca gli faranno buona compagnia. CAGLIARI 5 Saltato Donadoni, piovuto in Sardegna Ficcadenti, il resto più o meno è invariato. Il che significa: un anno in più per tutti, Cossu e Conti (i migliori) compresi. Persi Matri e Acquafresca, il nuovo tecnico dovrà puntare tutto su Thiago Ribeiro, brasiliano di buone speranze. CATANIA 5 Perso il miglior difensore (Silvestre) scambiato con Legrottaglie, cui va aggiunto il ventenne argentino Galeano, già nazionale. Lasciato Carboni, ecco Almiron, regista incostante, ma dotato. Vincenzo Montella in pochi mesi giallorossi è cresciuto quanto basta. CESENA 4,5 L’allenatore (Giampaolo) sa difendersi ed è già qualcosa. Ma basterà? Il centrocampo, arrivato Candreva, è discreto. Il punto esclamativo è rappresentato da Mutu, il cui arrivo in Romagna rappresenta un mistero calcistico. Dolori gli addii di Giaccherini e Jimenez. CHIEVO 4,5 Sartori e Campedelli di solito fanno i salti mortali. Questa volta rischiano di farsi male. Come al solito si punta su Pellissier e Moscardelli, arrivato alla maturazione. Il tecnico è Di Carlo, che da queste parti ha già lavorato: come a dire, andiamo sul sicuro. FIORENTINA 5,5 Lasciato Mutu e trovati Lazzari e Munari, più Cassani, giocatori dai piedi brasiliani. Il resto è quello solito, Mihajlovic compreso. Spese pazze non sono state fatte dai Della valle, ma qui nessuno cerca la luna. Nastasic, è nato nel giorno in cui esordì Totti. Finalmente un comunicatore in società: Teotino.
GENOA 5 Malesani e Sella al comando. Dovranno fare i conti con Preziosi, tipo da prendere, se lo vuoi prendere, con le molle. Novità: un portiere (sicuro?) con Frey, un buon tornante con Constant. Tenuto Palacio, sfumato Gilardino. Floro Flores, ottimo un anno fa, non c’è più. INTER 7 Se n’è andato, per la classica scelta di vita (leggi soldi), Eto’o, acquistati Alvarez, apparso leggero e infantile, il buon Poli, l’ottimo Forlan e, colpo finale, Zarate, che completa l’attacco secondo i desideri del tecnico Gasperini, che ha ridisegnato la squadra. Più povera, ma sempre Inter. JUVENTUS 6,5 A Torino cambiano e ricambiano. Conte gioca più o meno come Del Neri. Migliorata lievemente la qualità. Pirlo, Vucinic ed Elia dovrebbero dare di più rispetto a chi c’era prima. Estigarribia promette. Il più bravo rimane Del Piero. Buffon da seguire con affetto. LAZIO 6,5 Reja ha avuto la squadra che voleva, assenti compresi. L’addio di Zarate è la vittoria sua e di quei giocatori che l’avevano in dispetto. Tifosi in gran parte sgomenti. Lazio anzianotta, ma efficace. Deve fare risultato subito. Per l’età dei protagonisti e per la faccenda Zarate. Reja avvisato. LECCE 4 Il prode Eusebio (Di Francesco) cercherà di darsi da fare con il gioco, come già De Canio. Non sarà facile. Ottimo il prestito di Bertolacci, che poteva far comodo alla Roma. Di Michele un anno in più, Corvia forse cresciuto, Munari partito. Stagione di sofferenza. MILAN 8 Mexes, Aquilani, Taiwo. I primi due ottimi, il secondo da pesare (a occhio pesa poco). Mollato Pirlo, mossa che si spiega con la presenza di Van Bommel, regista ma cattivo. Un buchetto nella zona sinistra della difesa. Il Milan ha già vinto il campionato. Problemi in Europa.
NAPOLI 7 De Laurentiis ha lavorato sulla quantità. Titolari, tra i nuovi, saranno solo Inler e Dzemaili, non Pandev. Mazzarri avrà l’opportunità di far girare i calciatori, cosa impossibile un anno fa. L’interrogativo è questo: riusciranno gli azzurri a ridare il centocinquanta per cento? NOVARA 4,5 In serie B giocava benissimo e si guardava più il Novara che il resto. Ma questo, pur essendo il nostro un campionatino di terza serie, è un altro mondo. Tesser dovrà riproporre il vecchio gioco. A Novara si farà calcio sul sintetico, come a Cesena: un vantaggio per le grandi. PALERMO 5 Passatogli Pioli da Sabatini, Zamparini non ci sta più e già vorrebbe cambiare. Venduti Pastore, Sirigu, Bovo e Cassani, preso Silvestre. Squadra più debole, soprattutto per motivi ambientali. La gente vorrebbe Delio Rossi, Zamparini (che non è stupido) pure, ma il tecnico non obbedisce. PARMA 5 Numerose e dolorose partenze. Colomba, entrando in corsa, fece grandi cose. Saprà ripetersi inventando una macchina nuova? Non basta Giovinco. Amauri segnava, Candreva correva. Sono lontani i tempi del grande Parma, ma andremo tutti all’opera.
ROMA 6,5 Il disegno è stato portato completato: squadra ringiovanita, a differenza della Lazio. Pjanic il pezzo forte, Lamela avrà bisogno di affetto. Molti stopper e molti centravanti, pochi centrocampisti. I dubbi riguardano Totti (posizione in campo e fuori) e De Rossi, tra poco libero di muoversi come vuole.SIENA 5 Forti a centrocampo, da vedere il portiere serbo Brkic, deboli in avanti con Calaiò, Destro e Brienza. Il presidente Mezzaroma e il manager Perinetti sono uomini di mondo e sanno a che cosa vanno incontro. Siena, del resto, non è Roma. Occhio a Sannino: ha fatto bene sin qui. UDINESE 5 In Friuli non si sono fatti ammaliare dalla Champions, già persa. Venduti dunque i calciatori più pregiati: Zapata, Inler e Sanchez. Pozzo ha fatto i soldi e l’Udinese, ben guidata, farà benino, non benissimo e nessuno si strapperà i capelli. Bisogna sapersi accontentare.
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