rassegna stampa roma

Ingorgo. Pure Osvaldo vuole il centro. E gli esterni?

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Se alla fine dovesse restare anche Marco Borriello, l’ingorgo sarebbe completo.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Se alla fine dovesse restare anche Marco Borriello, l'ingorgo sarebbe completo.

Cinque attaccanti, tutti con la propensione a giocare centralmente. Centravanti, prima punta, addirittura delle sfumatura da trequartista. E se al posto di Borriello, alla fine, oggi si riuscisse nel miracolo di arrivare a Rodrigo Palacio, allora paradossalmente la soluzione di un problema ne creerebbe un altro.

ABBONDANZA Andiamo con gradi, spiegandoci. Nella testa di quasi tutto il mondo e anche nella sua la punta centrale del tridente di Luis Enrique è Francesco Totti, che anche ieri l'a.d. Claudio Fenucci si è affrettato a definire «vitale per il progetto». Il problema, però, è che per l'allenatore spagnolo il centravanti nel suo tridente deve avere mobilità, dinamismo e corsa, accorciando il raggio di gioco quasi fino alla linea dei centrocampisti e creando spazi per gli inserimenti. Ecco perché per Luis Enrique, in realtà, Bojan è molto più punta centrale di Totti, come ci ha dimostrato già a Bratislava, per esempio, con il capitano in panchina, al centro dell'attacco c'era proprio il piccolo Krkic. Ad aumentare il volume del problema, ecco quindi Osvaldo. Che fosse una punta centrale si sapeva, ieri ci ha pensato lui a togliere qualsiasi dubbio. «Sono un centravanti e mi piace giocare lì. Poi, se il mister lo ritiene opportuno posso anche spostarmi».

Insomma, l'unico che si sente di giostrare ai lati dell'attacco tra i 4 big giallorossi è Erik Lamela «Sono una punta esterna, posso giocare a destra o sinistra», anche se nel River giocava spesso centralmente. Da trequartista, appunto.

ENIGMA Il problema, quindi, è che in questo momento alla Roma in attacco mancano gli esterni di ruolo ed è anche per questo che Luis Enrique in questo inizio di stagione si è affidato al giovane Caprari, che ha mostrato buone cose, nonostante un parco giocatori di primissimo livello. Per ovviare al problema, Lamela andrà a collocarsi a destra anche per sfruttare al meglio il suo sinistro, rientrando ma è comunque una posizione con cui dovrà trovare familiarità. E si spera presto. Bojan e Osvaldo, invece, dovrebbero finire con il contendersi il posto a sinistra. L'ex Barça, però, nel ritorno dell'Olimpico con lo Slovan ha dimostrato di non trovarcisi proprio a suo agio gli piace abbassarsi sui centrocampisti per andare a giocare il pallone, da esterno serve altro, Osvaldo invece lì è ancora tutto da scoprire anche se Zeman, ai tempi del Lecce, proprio lì lo utilizzava.

RODRIGO E se alla fine la Roma dovesse convincere il Genoa a scendere con il prezzo e a Trigoria arrivasse anche Palacio? In fin dei conti, l'unico vero esterno di ruolo con il giovane Caprari eventualmente a disposizione di Luis Enrique. Risolverebbe probabilmente in parte il problema degli esterni andando a giocare a destra, ma rischierebbe di creare un altro: avere quattro big come Totti, Bojan, Lamela e Osvaldo per sole due maglie. Considerando blasone, voglia di giocare, spessore tecnico e dichiarazioni varie dei singoli interessati, non sarebbe proprio una convivenza facile.