(Leggo - F.Maccheroni) - L’impressione è che la Roma non possa permettersi di perdere Daniele De Rossi. E’ inutile adesso tornare sulla sciagurata gestione del rinnovo contrattuale.
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In scadenza ci sono anche gli equivoci
(Leggo – F.Maccheroni) – L’impressione è che la Roma non possa permettersi di perdere Daniele De Rossi. E’ inutile adesso tornare sulla sciagurata gestione del rinnovo contrattuale.
Ormai il giocatore può attendere, la società no. E chi ha fretta è in una posizione perdente. Un anno fa la tifoseria sembrava quasi rassegnata a perdere il centrocampista. E lui sembrava pronto ad affrontare una nuova avventura. Con Luis Enrique De Rossi è tornato a giocare da top player e in un ruolo fondamentale per la Roma. Che sia romano de Roma, è secondario.
De Rossi sostiene che in questi mesi siano state trasmesse cifre sballate. Si parlava di 4,5 milioni più bonus offerti dalla società e di una richiesta di 6 milioni, giustificata da paradisi stranieri con offerte da 9 milioni a stagione. Queste cifre, al lordo, in Italia raddoppiano: 6 milioni per 5 anni diventano 30, quindi 60 per il club. Ieri è stato spifferato (chiedendo l’anonimato) che l’offerta della Roma non ha superato i 3,2 milioni più bonus. Attualmente il giocatore ne percepisce 4,2. Fosse così, l’accordo sarebbe impossibile e l’offerta (volutamente) ambigua, nonché comprensibile per una Roma che ha puntato sui giovani. In questi casi girano molte polpette avvelenate, quindi non sarebbe male che Franco Baldini facesse chiarezza. Cifre alla mano. Infine Borriello. E’ stato riscattato (10 milioni) e poi trattato da ingombro. Chiariamo anche la sua posizione?
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