rassegna stampa roma

In 4 con la marcia in più

(Il Romanista-C.Zucchelli) Cor core acceso da una passione. Ma anche e soprattutto da una rabbia (sportiva, s’intende) che se trasformata in energia positiva non può non essere la chiave giusta per battere una squadra come la Juve

Redazione

(Il Romanista-C.Zucchelli) Cor core acceso da una passione. Ma anche e soprattutto da una rabbia (sportiva, s’intende) che se trasformata in energia positiva non può non essere la chiave giusta per battere una squadra come la Juve

che ha fatto del temperamento il suo punto di forza.

Per motivi diversi,(...) per Totti, De Rossi, Osvaldo e Borriello Roma-Juve sarà qualcosa di diverso. Novanta minuti che avranno qualcosa in più per loro, per chi rientra dopo un infortunio, per chi torna a giocare dopo una punizione, per chi vuole dimostrare qualcosa e per chi, invece, è stanco di sentir parlare (e sparlare) tutto e tutti sul proprio futuro. Non si può non cominciare dal raccontare la voglia di riscatto del Capitano. Non che uno che ha fatto 207 gol in serie A abbia ancora qualcosa da dimostrare, ma Totti ha voglia di giocare e di segnare. (...) Specialmente per uno come lui, costretto prima a fare i conti con decisioni quantomeno discutibili dell’allenatore e poi con un infortunio che, partita col Lecce a parte, non gli fa vedere il campo dal primo ottobre. A lui, e non è una novità, il compito di guidare la Roma nella partita più difficile.

Una partita in cui anche Osvaldo, che invece di gol in questa stagione ne ha segnati già cinque, scenderà in campo con una voglia diversa dal solito. Quello che è successo a Udine con Lamela, il Tapiro d’oro, la multa, lo scatto di nervi con Heinze in allenamento, i colloqui con Sabatini e anche quelli con l’allenatore: non sono stati giorni facili per l’italo- argentino, che ha dopo aver letto e sentito di tutto adesso ha voglia soltanto di mettersi tutto alle spalle. (...) D’altronde ha già fatto così qualche mese fa quando, accolto con scetticismo, ha pensato solo a far gol per convincere la gente che i 18 milioni spesi dalla Roma per lui erano meritati. Parlando di milioni e soldi non si può non far riferimento a De Rossi e al suo contratto. Cifre, numeri, durata, firma, appuntamenti e incontri decisivi: a Daniele tutto questo parlare - e scrivere - non piace. Preferirebbe, anche per una questione di rispetto nei confronti dei tifosi, che tutto avvenisse sotto silenzio e che le uniche parole venissero dette una volta concluso tutto. Per questo, stasera, gli unici fatti che conteranno saranno quelli del campo. Per lui come per Totti e Osvaldo. E anche come per Marco Borriello, un altro che avrebbe (ha) voglia di spaccare il mondo dopo un mese e mezzo senza giocare. Il suo futuro è sempre più lontano da Roma, ma questo è un discorso che, come per il rinnovo di De Rossi o il carattere di Osvaldo, non va affrontato adesso. (...)