rassegna stampa roma

Ilary e Francesco, la storia Unica

(Il Romanista – C.Zucchelli) L’inno alla gioia, suonato in chiesa alle 17.34 del 19 giugno 2005, quando lei è entrata in chiesa quasi correndo e lui, che in genere corre per tre, fermo ad aspettarla all’altare.

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(Il Romanista - C.Zucchelli) L’inno alla gioia, suonato in chiesa alle 17.34 del 19 giugno 2005, quando lei è entrata in chiesa quasi correndo e lui, che in genere corre per tre, fermo ad aspettarla all’altare.

Non poteva esserci colonna sonora più bella per la storia d’amore tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Era il giorno del loro matrimonio, celebrato in diretta Sky per aiutare chi ne aveva bisogno e anche per condividere con tutti quelli che non potevano essere in chiesa con loro la gioia più grande. Un inno, appunto. Un inno contro tutte le cattiverie e le maldicenze con cui da sempre devono fare i conti. Da quando lei era una letterina (e non si capisce perché questo dovrebbe essere screditante) e lui il calciatore bello, ricco e famoso. Così come per i gol, i numeri smentiscono tutte le chiacchiere (o «cazzate», come disse una volta,neanche tanto lontana, Ilary): insieme da 9 anni, sposati da quasi 6, due figli di 5 e 3 anni. Punto. Il resto, bontà loro, è solo per chi è invidioso. E per chi si merita, ogni tanto, qualche risposta piccata. Di Francesco? Poco. Di Ilary, più che altro. Che non ci sta «a passare sempre per la cornuta di turno». E giustamente, verrebbe da dire. Ecco perché difficilmente mostra in pubblico i suoi sentimenti, mentre il marito, tra baci dopo i gol, dito in bocca e magliette varie,è più avvezzo a farlo. L’unica volta che si è commossa è stato quando Totti ha realizzato il rigore contro l’Australia in Germania. Per il resto Ilary è abituata a mantenere la calma. L’ha fatto anche domenica pomeriggio, mentre Francesco gli dedicava il primo gol nel derby con quella maglietta "6 sempre unica" mostrata prima al resto dello stadio che a lei. Invidiata da ogni donna di Roma e dintorni (anche per le parole dette a caldoe ribadite anche ieri «la maglia era per lei come in quel 5-1 di nove anni fa che non dimenticheremo mai») Ilary era impegnata ad aiutare Cristian a salutare il papà campione, salutandolo con lui e riempiendolo di baci. Virtuali, sia chiaro. Per gli altri meglio non addentrarsi nei festeggiamenti post derby di casa Totti. Quelli vanno lasciati al privato, a un’eleganza e una semplicità che da sempre li contraddistingue. Anche se c’è chi pensa e dice il contrario. Non valutando mai la realtà. La prima volta che si presentarono insieme allo stadio era il 16 aprile 2002, giorno di Roma-Parma. Francesco non gioca, porta Ilary in tribuna, i fotografi immortalano il bacio. Da quel momento è un massacro. Ilary che modello Occhi di gatto salta i muri per entrare nel ritiro dell’Italia in Giappone, Ilary tradita sempre e comunque, Ilary che lo sposa per convenienza, Ilary che decide nomi strani per la figlia (e Tobia? E Dorotea? E Lupo?E Leone? E Oceano?), Ilary che non è mai accanto al marito nei momenti che contano...Peccato che i fatti smentiscano quotidianamente le voci. Come lo scorso maggio, quando Ilary andò all’Olimpico con la sua maglietta e lo strisicione "Totti non si discute, si ama". Lei, che lo ama più di tutti, l’ha gridato al mondo intero. Un vero inno alla gioia. Il resto sono cazzate.