rassegna stampa roma

Il tecnico parla con Menez. Caprari: «Emozione Olimpico»

(Il Romanista-E.Masetti) L’amarezza di chi non se l’aspettava e invece forse avrebbe dovuto. L’amarezza di chi capisce – sa – che la sua storia con la Roma è praticamente giunta al capolinea.

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(Il Romanista-E.Masetti) L’amarezza di chi non se l’aspettava e invece forse avrebbe dovuto. L’amarezza di chi capisce - sa - che la sua storia con la Roma è praticamente giunta al capolinea.

Eccolo, a Trigoria, nel giorno del chiarimento con Montella. Ed eccolo, ancora prima, subito dopo Roma-Milan in zona mista, dove arriva per primo visto che lui la doccia non deve praticamente farla, essendo rimasto 90’ in panchina.

I giornalisti italiani non li degna di uno sguardo, si ferma solo da quelli francesi di Canal Plus, che lo aspettavano dal fischio finale. Qualche chiacchiera di rito a microfoni spenti («sì, sto bene. Alla fine il Milan meritava lo scudetto») e poi, davanti alle telecamere, solo Roma. E nazionale. Jeremy conferma che le convocazioni con la Francia sono il suo chiodo fisso, poi passa alla situazione non idilliaca che vive a Trigoria. Si parte dall’ingresso di Caprari: «Sono contento per lui che ha esordito in serie A, ma sinceramente non capisco perché il mister non mi abbia fato giocare neanche un minuto. Perché? Non capisco proprio... ». Gli occhi, azzurrissimi, guardano per terra. Menez sembra davvero colpito, deluso. Sistema il cellulare in tasca, ricomincia a parlare: «Il mister sa che io sto bene, non ho problemi di nessun tipo. Se non mi ha fatto giocare non è certamente un problema fisico». Contemporaneamente, in sala stampa, l’allenatore romanista non è tenero: «Ho fatto entrare chi mi aveva dimostrato più voglia in allenamento». Una bordata. Una spallata, forse decisiva, al rapporto tra Jeremy e la Roma.

Ieri a Trigoria sia Gian Paolo Montali sia lo stesso Montella hanno parlato col giocatore: il direttore operativo gli ha ribadito che, per quanto possibile, deve restare tranquillo visto che ci sono ancora tre (magari quattro) partite da giocare, tutte importantissime, mentre l’allenatore gli ha spiegato i motivi della sua scelta. Gli ha ribadito le stesse parole dette in conferenza e gli ha chiesto massimo impegno da qui al 22 maggio. Poi quel che sarà sarà. Perché sembra, a questo punto, davvero difficile che l’avventura del francese a Trigoria possa continuare: il contratto scade nel 2012, quest’estate bisogna vendere o rinnovare. E al momento né il giocatore né la società sembrano avere intenzione di prolungare il rapporto. Meglio separarsi e rientrare dei 10 milioni di euro spesi 3 anni fa per portarlo a Roma. Nel 2008 Menez arrivò a Trigoria, da allora gli è stato dato tempo di crescere e lui, in parte, lo ha fatto. Nella prima parte di questa stagione, complice un rapporto finalmente decollato con Ranieri, sembrava aver fatto il salto di qualità ma con l’avvicendamento in panchina tra il tecnico romano e Montella, Menez non è più riuscito ad imporsi. Anzi. Il loro legame è peggiorato, fino all’esclusione contro il Milan, arrivata nel giorno in cui il francese festeggiava i 24 anni.

Sorride invece Gianluca Caprari, diciassettenne attaccante della primavera, che nel finale del match con il Milan ha fatto il suo esordio in serie A. «Una grande emozione - ha definito la serata dell’Olimpico a Forzaroma.info -, anche se ho imparato a gestire certe sensazioni e l’aver già esordito in Champions mi è stato d’aiuto. Ringrazio la società e il mister, questo è un gruppo fantastico. Una dedica? Alla mia famiglia».