rassegna stampa roma

Il recupero è Roma: 9 gol per 6 punti in più

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Un consiglio? Quando gioca la Roma prendetela comoda, e non vi venga in mente di uscire prima dallo stadio per evitare il traffico.

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(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Un consiglio? Quando gioca la Roma prendetela comoda, e non vi venga in mente di uscire prima dallo stadio per evitare il traffico.

Dateci retta: arriverete un po’ più tardi a casa, ma almeno non correrete il rischio di perdervi sensazioni forti. Già, perché la squadra giallorossa viaggia a forza nove. Nove come i gol segnati oltre il novantesimo, che hanno portato in dote 6 punti, che adesso appaiono fondamentali per l’accesso alle coppe europee. L’ultimo della serie proprio domenica a Bari, autore Rosi, che ha sbriciolato il carico di malinconia portato in dote dall’incombente pareggio con l’ultima in classifica e per di più già retrocessa.

PASSATO E PRESENTE Nonostante la preparazione atletica sia stata criticata fin dall’inizio, c’è da segnalare che le reti nella cosiddetta «zona Cesarini» siano state una costante di entrambe le gestioni tecniche. Infatti, ne sono arrivate 5 con Ranieri ed altrettante con Montella (però in soli 12 match).

 

Attenzione, non si tratta di imprese isolate, visto che in altre 7 occasioni le reti sono arrivate tra il 36’ e il 45’ della ripresa, segno di una carica agonistica in grado di sopperire anche alle evidenti difficoltà di questa stagione.

MONTELLA CI CREDE Non è un caso che lo stesso Montella — non insidiato dalle voci che volevano ieri Ancelotti a Roma per questioni personali— abbia visto nella partita di domenica una sorta di cartina di tornasole della stagione. «Il match di Bari racchiude la storia di questa annata: siamo capaci di tutto e talvolta con la volontà sopperiamo a situazioni complicate. C’è comunque questo dato importante: la voglia di vincere fino alla fine, anche in maniera scomposta» .

RIISE&BURDISSO E due delle facce «vincenti» della Roma sono quelle di Riise e Nicolas Burdisso. Il primo, però, ieri ha aperto ad un possibile addio: «Ho un contratto fino al 2012 ma non si sa mai. Amo la Francia, ho giocato al Monaco e mi è piaciuta quella esperienza» .

Deciso a rimanere invece l’argentino, che sulla questione dei gol ha sottolineato: «Siamo una squadra molto offensiva e in ogni partita attacchiamo con i due terzini, la coppia di centrocampo e i quattro davanti. E a volte in partita certi equilibri vengono a mancare» .

ANSIA E RICORSI Rischio che aumenta con l’assenza per il prossimo match di Perrotta e De Rossi. Ieri comunque c’è stati un summit per l’appello che sarà fatto a beneficio di entrambi: con convinzione per il primo, solo per far dispensare una sorta di «par condicio» per il secondo. Al reclamo saranno allegate foto e — per Perrotta — anche uno stralcio d’intervista di Masiello, che dichiarerebbe come abbia accentuato la caduta. Possibile, poi, che ai due sia anche chiesto di andare a testimoniare. Impressioni? Avere uno sconto in appello, soprattutto se a beneficiarne fosse De Rossi, sarebbe come segnare un gol «pesante» dopo il novantesimo. Ma niente paura: non si può proprio dire che la Roma non ci sia abituata.