(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - Il grande rebus, alla fine, è proprio questo. Dove giocherà stasera Francesco Totti? Punta o trequartista?
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Il rebus è: Totti Giocherà punta o trequartista?
(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – Il grande rebus, alla fine, è proprio questo. Dove giocherà stasera Francesco Totti? Punta o trequartista?
Montella ieri ha mischiato le carte, sia in campo, sia con le parole, forse anche per creare qualche imbarazzo in più all’avversario. O forse perché sa che contro il Milan, la sua ex squadra, Marco Borriello avrebbe così tanta voglia dentro di far bene, che potrebbe anche essere la carta decisiva. Si sa, a volte le motivazioni fanno crescere l’adrenalina, che in queste sfide può anche spostare l’ago della bilancia. Far giocare Marco, però, vorrebbe dire arretrare il capitano giallorosso, portandolo nella posizione di trequartista centrale, alle spalle dell’unico attaccante (Borriello, appunto). «Ci sto pensando, anche se so che mi priverei di un Totti al cento per cento, che per qualità e potenzialità rende al massimo come prima punta» . Già, e allora il rebus sarà risolto solo in extremis.
Double face L’impressione è che alla fine Vincenzo Montella confermerà il suo 4-2-3-1, con Totti come unica punta. Poi, strada facendo, potrebbe anche decidere di cambiare, a seconda degli sviluppi della gara. «Le partite si decidono in corsa e secondo me stasera sarà decisivo il secondo tempo» , aggiunge il tecnico giallorosso. Ma una cosa è certa, Francesco Totti in questo momento sta così bene fisicamente (e mentalmente) che potrebbe davvero accettare di buon grado il sacrificio di arretrare il suo raggio d’azione. Forse, come dice Montella, non sarebbe nella posizione di sua massima efficacia, ma aiuterebbe a gestire gli equilibri di squadra (considerando l’assenza di Perrotta, incursore naturale tra i tre trequartisti). Così come Francesco, in questo momento, cerca anche di salvaguardare alcuni equilibri societari. In un momento in cui l’attuale dirigenza è «depotenziata» e quella futura deve insediarsi, sul telefonino del capitano arrivano telefonate di illustri colleghi (tra cui Buffon), che lui «gira» a Baldini e Sabatini. Informazioni, niente di più. Ma Totti è anche questo, l’ombelico giallorosso.
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