(Corriere dello Sport - P.Torri) - Lavoro, lavoro, lavoro. Luis Enrique si è presentato così, come del resto ci si aspettava, visto quello che si diceva di lui in Spagna.
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Il piano di Luis Enrique
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Lavoro, lavoro, lavoro. Luis Enrique si è presentato così, come del resto ci si aspettava, visto quello che si diceva di lui in Spagna.
Sa che a Roma dovrà cominciare da zero un lavoro che come obiettivo avrà quello, prima di qualsiasi altra cosa, di garantire una squadra in grado di fare la partita con l’ambizione di vincere sempre e comunque, pur nella consapevolezza che, soprattutto all’inizio, non sarà una passeggiata di salute. In questa sua prima due giorni romana, il nuovo tecnico giallorosso ha cominciato a dare le prime direttive su quello che vorrà fare nei suoi primi due mesi romani, quelli che considera fondamentali per le fortune future.
RITIRO - Tra le prime cose che Luis Enrique ha affrontato, c’è stata quella del ritiro. Ha preso atto senza problemi che la scelta del ritiro è stata Riscone di Brunico, ma ha chiesto cortesemente se fosse possibile prolungare il ritiro tra le Dolomiti. Due settimane le considera poche, vorrebbe che il lavoro precampionato lontano da Trigoria si prolungasse per un’altra settimana, puntando in quei venti giorni abbondanti a un grande lavoro fisico, ma pure, se non soprattutto, a un addestramento tattico che dovrà trasformare la Roma, portandola a giocare il quattrotre- tre con cui Lucho ha giocato nei suoi tre anni trascorsi sulla panchina del Barcellona B. Per ora nelle due settimane fino a ieri previste a Riscone, erano state programmate tre ( forse quattro) amichevoli, è probabile che a questo punto il numero dei test aumenti, non necessariamente, soprattutto le prime, contro avversari di grandi nomi, perché quello che conterà per il nuovo tecnico romanista in quelle partite, sarà verificare, di fronte a un avversario, come la squadra nel suo complesso e i giocatori singolarmente avranno recepito le sue indicazioni tattiche.
TOURNEE’ – Con una partenza per Riscone il dodici luglio (ma la data non è ancora ufficiale, potrebbe essere anticipata di un paio di giorni), l’ulteriore settimana di lavoro in montagna, vorrebbe dire praticamente arrivare a fine mese. Creando probabilmente qualche problema alla tournèe negli Stati Uniti che si stava cercando di organizzare anche su indicazione di mister Di-Benedetto. Non è escluso, comunque, che negli Usa ci si vada comunque, anche se dopo il dieci agosto, Luis Enrique è intenzionato a puntare, senza distrazioni, al primo impegno ufficiale della stagione, il play off di Europa League con la partita d’andata fissata per il diciotto agosto. A quel punto, con il ritorno previsto per il venticinque, pochi giorni prima del via ufficiale del campionato, non ci sarà più spazio per amichevoli più o meno remunerative. Perché a Luis Enrique quello che interessa è lavoro, lavoro, lavoro. Perché l’obiettivo è quello di mettere in campo una Roma cha sappia garantire gioco, spettacolo e gol. Il tecnico spagnolo farà di tutto per riuscirci, nel più breve tempo possibile.
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