rassegna stampa roma

Il giorno più lungo EccoDiBenedetto, paisà alla conquista di Roma

(La Stampa – G.Buccheri) – Oggi, l’attesa è diversa. C’è una cordata, un progetto che si impegna per il prossimo quinquennio a fare della Roma una società di primo piano in Europa e una banca, Unicredit, che resterà in gioco...

Redazione

(La Stampa - G.Buccheri) - Oggi, l’attesa è diversa. C’è una cordata, un progetto che si impegna per il prossimo quinquennio a fare della Roma una società di primo piano in Europa e una banca, Unicredit, che resterà in gioco con il 40 per cento delle azioni.

DiBenedetto è atteso all’ultimo tavolo, quello dove i legali delle parti lo aspettano già da questa mattina per limare domanda ed offerta e per lasciare, poi, all’Antitrust e alla Consob il via libera definitiva. Quando verrà dato l’annuncio ufficiale? Qualcuno pensava ad una cerimonia pubblica, una sorta di firma urbi et orbi, ma l’idea di un abbraccio di piazza è sfumata. DiBenedetto sarà blindato fin dal primo passo romano quando una macchina lo andrà a prelevare sotto bordo a Fiumicino (prima apparizione forse domenica all’Olimpico per Roma-Juve). E ancor più blindati resteranno i suoi soci in affari, Michael Ruane, Richard D’Amore e James Pallotta, per ora osservatori dall’America. La nuova società Usa che sbarcherà nel calcio italiano è registrata non a Boston città di DiBenedetto, ma nel Delaware, il secondo più piccolo stato degli Usa e, faceva notare il Sole24 ore, con una legislazione molto favorevole alle imprese perché è possibile contare sul segreto bancario e su un carico fiscale leggerissimo. Roma guarda a Fiumicino e spera di abbracciare il «suo» americano già questa mattina all’alba. L’investimento di DiBenedetto e soci sarà inizialmente di 77 milioni più una doppia ricapitalizzazione da 80, la prima da effettuare in poco tempo dopo l’inizio della nuova era. Il loro modello quello dei New York Yankees, la famosa squadra di baseball Usa. Una volta consacrata la fumata bianca, via all’organigramma, per ora in pasto solo ai rumors (da Ancelotti a Franco Baldini come dirigente). Sullo sfondo, il fair play finanziario voluto da Platini a smorzare i sogni di chi pensa già alla lista della spesa: d’ora in poi si potrà investire soltanto quanto si ricaverà durante l’esercizio finanziario corrente. Stop ai mecenati, dunque.