Il futuro giallorosso è Pastore

(Il Messaggero - S.Carina) - L’estate si avvicina e mentre Sabatini continua a lavorare per la nuova Roma - ieri ha incontrato in un noto ristorante a Piazza del Popolo Cysterpiller e Ghezzi,

agenti dell’attaccante Stracqualursi (Tigre) e del difensore Galeano (Independiente) - quello che sino a 15 giorni fa sembrava impossibile, inizia ad assumere connotati più reali. Ricordate le prime dichiarazioni di Zamparini su Pastore? «Non lo cedo nemmeno per 60 milioni». Ieri il patron rosanero ha corretto il tiro: «Giocatori incedibili? Non esistono – ha detto a Radioradio – Pastore? Proseguirà la carriera in un grande club, che potrebbe anche essere italiano». C’era una sola possibilità che il calciatore potesse rimanere al Palermo: la conferma del tecnico Rossi che ha però già deciso di andar via. Quale sia la destinazione - Napoli, Sampdoria o estero - non resterà comunque in Sicilia. Di conseguenza l’argentino sarà ceduto. Dove? Mezza Europa gli fa la corte ma la corsa si restringe a poche pretendenti. Per possibilità finanziarie il Barcellona è in pole. Tra l’altro in Catalogna El Flaco troverebbe Messi, suo grande amico e sponsor anche a livello di Nazionale, tanto da chiedere un anno fa a Maradona la convocazione di Pastore per il Mondiale. Trasferendosi in blaugrana, però, non avrebbe la certezza di giocare. Discorso simile in squadre come Chelsea o Inter. Questa, almeno, è l’idea del suo agente, Simonian, che ha da sempre una grande influenza sulle scelte del ragazzo. Fu lui a consigliarli il Palermo e ora gli sta suggerendo di effettuare uno step intermedio, prima del grande salto. Non è un caso, quindi, che 10 giorni fa Pastore abbia dichiarato: «Quando parlo di grande squadra, non mi interessa i titoli che ha vinto ma intendo un club che sia più grande del Palermo e che possa continuare a farmi crescere». Guarda caso l’identikit di una società come la Roma.