Il Fisco marca stretto Totti

(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Non è sicuramente un buon momento per Francesco Totti. Il capitano della Roma, che probabilmente dovrà saltare la trasferta di Milano con l’Inter a causa di una brutta influenza, non se la passa bene nemmeno fuori dal campo.

Nei giorni scorsi, infatti, avrebbe ricevuto due accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle entrate per delle irregolarità relative alla stagione 2002/2003. Al capitano giallorosso sarebbero stati contestati alcuni benefit ricevuti per una somma totale di 400 mila euro. Dal punto di vista sportivo Totti sta vivendo la sua stagione più difficile da quando gioca nella Roma. Le incomprensioni con Claudio Ranieri, che in più di un’occasione gli ha preferito Borriello, Vucinic e Menez, e la sensazione di non essere più fondamentale per il progetto giallorosso non gli hanno certo fatto bene. A questo, probabilmente, si può imputare il nervosismo che ha manifestato in più di un’occasione negli ultimi mesi. «Dentro Trigoria sono triste, fuori sto bene» si è lasciato sfuggire qualche settimana fa, quando i rapporti con il tecnico erano burrascosi dopo i 4 minuti finali che Ranieri gli ha «concesso» a Genova contro la Sampdoria. La notizia di questo accertamento fiscale non ha certo contribuito ad aumentare la sua serenità. Solo due giorni fa il capitano giallorosso è stato testimonial a Venezia di una manifestazione di beneficenza organizzata da uno dei suoi sponsor, ed era sembrato tranquillo e sorridente manifestando la sua fiducia sul futuro della Roma, nel bel mezzo delle trattative per la vendita della società a una cordata americana. Un futuro che si annuncia luminoso per la Roma, e quindi anche per Totti, che ha altri tre anni di contratto nei quali percepirà circa 40 milioni lordi di ingaggio. E durante i quali riuscirà a ritrovare la serenità che in questo momento gli manca.