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Il Catania scippato «Devono vergognarsi»

(La Gazzetta dello Sport – N.Berardino) – Al fischio finale il Catania è un vulcano sul prato dell’Olimpico. Aveva partita e vittoria in pugno.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - N.Berardino) - Al fischio finale il Catania è un vulcano sul prato dell’Olimpico. Aveva partita e vittoria in pugno.

I tre punti però vanno alla Roma con due gol, quelli del sorpasso, che non nascondono i propri vizi di irregolarità. Urlano i rossazzurri verso arbitro e guardalinee. Maxi Lopez, senza maglia, è una maschera di nervi tesi. «Si devono vergognare» le parole scagliate nella aria da Capuano. La rabbia di chi ha subito un torto, anzi due. La delusione di chi si ritrova a mani vuote e classifica immobile dopo un partitone. Il tecnico Giampaolo al quarto gol della Roma scuote la testa e allarga le braccia. Come dire: «Lo sapevo. Ecco come va finire...» . Allunga il passo, va verso la panchina, si prende il giaccone. Pochi secondi e la partita finisce, anzi per il Catania è finita al terzo gol della Roma. Vucinic esulta e il Catania non avrà più tempo e voglia di farsene una ragione. A fine partita, nel silenzio dei siciliani tagliato solo dalle frasi del presidente Pulvirenti, dalla sponda romanista arrivano parole che hanno il senso di una pacca sulle spalle. Il d. s. giallorosso, Pradè: «Devo fare i complimenti a Pulvirenti. Il Catania ha dimostrato di essere una squadra importante, gioca a bene ed ha un bravo tecnico» .

Tradizione A Giampaolo che allarga le braccia mentre la Roma urla di gioia, probabilmente rimbalzano in mente i numeri di una tradizione che all’Olimpico sbeffeggia il Catania. Solo sconfitte dal ritorno in A, ma sopratutto per trovare un pareggio bisogna risalire a 45 anni fa. Eppure i segnali di un nuovo corso si erano intravisti. Maxi Lopez che all’Olimpico segna il suo primo gol esterno in questo campionato (il La tradizione sfavorevole agli etnei in casa dei giallorossi continua. Oltre ai veleni di una sfida sempre accesa quarto complessivo, il secondo di fila). Un arcobaleno divorato poi dalla bufera. E ci sono anche i conti col destino. Quando si incontrano Catania e Roma lanciano fiammate. Come si fa a non pensare alla gara del 19 novembre 2006? All’Olimpico finisce 7-0 per i giallorossi. A fine gara Spalletti dà la mano, a uno a uno, agli sconfitti. La scena fa andare su tutte le furie l’a. d. rossazzurro Lo Monaco. Oppure Catania-Roma del 18 maggio 2008. Dal gol di Vucinic (8’ p. t.) a quello di Ibrahimovic (17’ s. t.) la Roma va in vetta per 54’. È l'ultima giornata, al Catania per salvarsi serve il pari che arriva al 40’ s. t. con Martinez. E De Rossi sbotta «Campionato falsato» riferendosi alla scudetto dell’Inter.

Ricchiuti Domenica si riparte. A Massimino arriva l’Inter. Nel frattempo, si muove pure il mercato del Catania. Ricchiuti, escluso dai convocati per Roma, è in partenza per Padova.