(Il Messaggero – U.Trani) – Più che in passato, conta solo vincere. La Roma, in Sicilia, fatica da sempre. Riuscì a superare fuori casa il Catania nell’aprile del 2007, con Spalletti in panchina, ma quella gara si giocò allo stadio Via del Mare di Lecce e non al Massimino.
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Il capitano sfida un altro tabù: “Sarà dura ma proviamoci”
(Il Messaggero – U.Trani) – Più che in passato, conta solo vincere. La Roma, in Sicilia, fatica da sempre. Riuscì a superare fuori casa il Catania nell’aprile del 2007, con Spalletti in panchina, ma quella gara si giocò allo stadio Via...
L’ultima volta qui, quando ancora era chiamato Cibali, nel dicembre del ’70: doppietta di Del Sol in rimonta. Vincenzo Montella non era nato, nemmeno Francesco Totti e Marco Borriello che per la prima volta oggi pomeriggio partiranno in tandem dall’inizio con la nuova gestione tecnica (ben 18 volte, invece, con Claudio Ranieri). In campo, dunque, i due migliori cannonieri giallorossi della stagione, 32 reti, 16 a testa. «Ci aspettano due finali: l’Udinese è avvantaggiata. sarà dura, ma noi dobbiamo provarci». Totti carica la Roma, ieri sera sorpassata nuovamente dalla Lazio, e se stesso. Francesco qui non ha mai fatto gol (solo a Catania e a Cesena di questa serie A). Montella, senza Mexes, Perrotta, Brighi e De Rossi, sta pensando a una formula offensiva, simile a quella provata contro l’Inter mercoledì in Coppa Italia. Pizarro, però, sta meglio: ieri un po’ di corsa e antidolorifici. Se il cileno recupera, Taddei slitta più avanti, accanto a Totti e alle spalle di Borriello.
«Caprari non avrebbe problemi in una gara decisiva, come si è visto nelle ultime due gare». Nei 23 convocati, altri 3 primavera: Antei, Florenzi e Viviani. Caprari può trovar spazio se mancherà Pizarro. Recuperato Juan, chiamato ancora dal Flamengo, non sta bene Vucinic, cisti dietro al ginocchio infiammato. «Se Menez sarà ceduto è l’ultimo dei miei pensieri. A Milano si è impegnato abbastanza, ma come qualità ho visto una prova non eccellente» spiega Montella. Non sa più che cosa fare con il francese. «Io e il mio staff abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per farlo rendere al meglio. Il mio rapporto è andato anche oltre l’aspetto tecnico. E in campo è sempre stato messo nella sua posizione più congeniale e ha giocato tantissimo. Ci sta che abbia un calo fisico, o psicologico o emotivo. Non c’entra l’allenatore». In attesa della chiusura del bilancio a giugno, anticipati circa 20 milioni da UniCredit per il pagamento degli stipendi, cifra che sarà scontata dai diritti futuri (televisivi e sponsor).
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