(Il Messaggero - B.Saccà) Piazzale Dino Viola è tornato a accogliere i tifosi della Roma. Ieri mattina, circa 200 sostenitori giallorossi si sono dati appuntamento lì per salutare i giocatori di Luis Enrique, attesi entro le 10.
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Il capitano al Bernardini con un’ora d’anticipo
(Il Messaggero – B.Saccà) Piazzale Dino Viola è tornato a accogliere i tifosi della Roma. Ieri mattina, circa 200 sostenitori giallorossi si sono dati appuntamento lì per salutare i giocatori di Luis Enrique, attesi entro le 10.
I primi tifosi sono arrivati intorno alle 8, con il desiderio di scattare una foto a Totti o, magari, di ricevere un autografo. Tutti sfoggiavano almeno un indumento giallo e rosso: nessuno aveva la sciarpa, considerando il caldo feroce, ma molti indossavano le maglie, ufficiali e no. Tanti, tantissimi i ragazzi, giunti a Trigoria con gli autobus. La polizia e il servizio di sicurezza della Roma si erano premurati di sistemare in piazza delle transenne per evitare problemi di ogni tipo. Poco dopo le 9 è apparsa l’auto nera di Totti, scatenando l’entusiasmo della piazza: niente da fare, però, perché il capitano è volato via senza fermarsi. Più tardi ecco De Rossi, salutato quasi da un’ovazione: Daniele ha risposto suonando il clacson un paio di volte. Poi nell’ordine Vucinic, Juan, Taddei, Borriello, Rosi, Vucinic, Cassetti e Perrotta: nessuno ha scelto di concedere un momento ai tifosi.
L’attesa è cresciuta, allora: ogni macchina veniva avvicinata nella speranza che vi fosse un calciatore disposto a fermarsi. I sostenitori non si sono comunque persi d’animo, e hanno continuato a intonare le loro canzoni ancora per due ore. Intanto, alcuni giocatori hanno lanciato messaggi in vista del futuro. «Vogliamo far divertire i tifosi e vincere qualcosa», ha spiegato Juan a Roma Channel. Lobont ha deciso di rimanere nella capitale. «Ho altri due anni di contratto e mi auguro di accontentare tutti quelli che mi hanno dato fiducia. Spero di arrivare in alto», la sua idea. Crescenzi e Bertolacci auspicano di «rimanere a Roma, anche se si sa che è difficile». Infine Curci, rientrato a Trigoria dopo varie esperienze. «Vorrei convincere l’allenatore e la società a farmi restare. Devo dimostrare che valgo la Roma. E se dovessi rimanere sarei molto felice», ha confidato.
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